Eboli e sanità, la storia infinita: l’ospedale ha perso anche il centro trasfusionale.
A decorrere dal primo aprile scorso, il “Maria Santissima Addolorata” si è visto depauperato di un altro importante servizio che passa al nosocomio battipagliese.
Il “Santa Maria della Speranza”, dunque, fornirà si arrichisce. Un atto aziendale che vive ancora una volta ai danni dei cittadini di un intero territorio. Inoltre, nella giornata di ieri, sette sindaci del comprensorio avevano firmato un documento destinato a Regione Campania e all’Azienda Sanitaria Locale con il quale si chiedevano maggiori informazioni sul destino dei due nosocomi.
Sembrerebbe, inoltre, che esso sia molto incerto e assolutamente nebuloso: un ridimensionamento per Eboli che potrebbe essere il preludio ad un domani oscuro, seguendo la scia dell’ospedale di Agropoli, ora ridotto ad un mero punto di primo soccorso per casi poco gravi.
Come al solito, si alzano i cori di protesta della popolazione, ma i sindaci non si muovono, forse per non urtare la sensibilità di chi comanda la sanità in Campania o per non rompere i difficili equilibri che la politica regionale presenta. Cosa accadrà dunque nel prossimo futuro? Chi vivrà vedrà, si diceva un tempo, ma ormai sembra davvero quasi tutto scritto.