È negativo il risultato dell’incontro di ieri sulla sanità in provincia di Salerno.
Una delegazione di sindacati ed amministratori del Golfo di Policastro, capitanata dal presidente della Regione Vincenzo De Luca, si è recata a Roma presso il Ministero della Salute e quello dell’Economia e delle Finanze, ma ha ricevuto una doccia fredda.
I piani sono tutti confermati, in piena applicazione della legge, e quindi i punti nascita campani, ma nello specifico quello di Sapri, dal primo settembre cesseranno ogni attività.
La richiesta della Regione era anche di uscire dal piano di rientro sanitario ed avere così nuovo potere d’acquisto, in poche parole fondi per poter garantire i servizi.
Richiesta respinta. All’uscita, De Luca ha già annunciato che l’ente di Palazzo Santa Lucia sta preparando gli incartamenti per adire le vie legali e presentare ricorso al Tar.
“Una posizione totalmente inaccettabile quella dei ministeri – dicono dalla delegazione – si è assistito a un uso distorto dei tavoli tecnici, ormai ridotti a strumenti di propaganda politica con gravi conseguenze sulla pelle dei cittadini.
La difesa dell’ospedale di Sapri e della sanità pubblica continua. Non possiamo accettare che le esigenze della provincia siano sacrificate sull’altare di logiche burocratiche o calcoli politici”.
I presenti, infine, annunciano che il Golfo di Policastro non rimarrà a guardare e nel breve futuro saranno organizzate nuove manifestazioni.