Negli ospedali della provincia di Salerno: “si preparano le trincee”, si legge in una nota sindacale della Segreteria Salpi Fenalt Salerno, che prosegue: “peccato che i soldati siano in buona sostanza disarmati. Le chiamano “aree COVID-19“, teoricamente delle aree isolate attraverso zone “filtro”, ma nei fatti sono: “semplici stanze adattate e attrezzate per affrontare l’emergenza, dove i pazienti sospetti positivi COVID-19 sostano per 12 / 24 ore in attesa dei risultati del tampone.
Chi si occupa della pulizia e sanificazione delle suddette stanze denominate “isolato” sono i dipendenti della Dussmann Service, gli stessi assegnati alla pulizia e alla sanificazione dei pronto soccorsi”. Al momento a questi lavoratori viene specificato dal sindacato: “sono state consegnate solo alcune mascherine di “carta”, alcune tute usa e getta e qualche paio di occhiali paraschizzo che vengono consegnate alla rinfusa e a chi ha la fortuna di poterne usufruire e solo al momento delle operazioni di sanificazione delle stanze dell’area covid19″.
Infine rivendicano: ” Ad aumentare poi il rischio è che che gli stessi lavoratori della Dussmann condividono poi gli spazi di lavoro con il personale medico e paramedico dei pronto soccorso a cui è stato dato l’oneroso incarico della gestione dell’area covid19 e a loro volta esposti al contagio da corona virus.
Sono state create quindi, basi perfette per innescare un effetto domino drammatico. Ancora oggi, a più di un mese dallo scoppio della guerra a questi “soldati” si chiede di combattere nelle trincee dei nostri nosocomi praticamente disarmati”.