Il fiume Tusciano è uno dei simboli di Battipaglia e della Piana del Sele.
Un luogo del cuore per tanti e come tale deve essere tutelato.
È questo l’obiettivo dell’associazione di promozione sociale Casa Pachamama che, in collaborazione con l’associazione di volontariato Plastic Free, è stata sul greto del fiume per un lungo e preciso monitoraggio.
Scintilla per avviare quello che viene definito come un progetto di tutela dal nome “Permablitz” sono state le ultime vicende legate al fiume, a sversamenti illeciti e addirittura a una deviazione, attività scoperta dai carabinieri con l’Accademia Kronos.
I volontari hanno dunque scandagliato il corso del fiume e i risultati sono purtroppo molto chiari.
“Durante questo primo sopralluogo è emersa una situazione complessa – le loro parole – sono stati rinvenuti numerosi rifiuti, in particolare di origine agricola come frammenti di teli in plastica, reti per la raccolta delle olive, tubi per l’irrigazione, fascette per serre, oltre a polistirolo, ferro, pneumatici, batterie d’auto e pezzi di ricambio.
La zona più critica si conferma quella a ridosso delle attività produttive e industriali di piccole e medie dimensioni.
Nonostante le criticità riscontrate, le condizioni generali del fiume Tusciano sono apparse migliori del previsto: la bellezza del paesaggio e la qualità dell’acqua in alcuni tratti rappresentano un’opportunità concreta per la valorizzazione del territorio.
Il fiume ha tutte le potenzialità per diventare un vero e proprio parco fluviale, uno spazio accessibile alla cittadinanza per attività ricreative, educative e persino balneari nei periodi più caldi”.
Gli attivisti avrebbero anche riscontrato sversamenti da parte di strutture che immetterebbero nel fiume acque trattate con cloro e altre sostanze.
Il materiale video e fotografico sarà da loro inviato alla Procura della Repubblica affinché le istituzioni vengano messe al corrente della situazione.