Si chiude, almeno per ora, una parentesi nella lunga vicenda di Villa Maria a Battipaglia.
La terza sezione del Tribunale Amministrativo Regionale di Salerno ha nel pomeriggio pubblicato la sentenza nella quale l’ente guidato da Cecilia Francese esce vincitore.
I giudici hanno dunque dato ragione a Palazzo di Città che aveva dichiarato di non essere a conoscenza della coop “Don Uva Domus”, subentrata alla conosciuta e affidataria del servizio “Don Uva”. I dirigenti sostenevano che tale passaggio di consegne nella gestione di Villa Maria fosse legittimo ed anche avallato dal Comune.
Per il Tar, però, non è così: “Al riguardo – si legge nel dispositivo – con specifico riferimento all’atto di scissione suddetto pur potendo questo costituire un presupposto di legittimazione della ricorrente a chiedere il subentro nelle autorizzazioni predette esso era condizione necessaria ma non sufficiente al subentro predetto. Ai fini di tale subentro sarebbe stata indispensabile altresì un’espressa e tempestiva richiesta di voltura delle autorizzazioni nn. 82 e 83 dell’1.2.2018 a nome della ricorrente e proveniente dalla ricorrente (stante l’autonoma soggettività giuridica acquisita dalla ricorrente in seguito all’atto di scissione dalla sua dante causa), nonché la conseguente verifica della sussistenza dei requisiti oggettivi e soggettivi ad opera del Comune di Battipaglia”.
Adesso cosa succede? Che la coop deve lasciare ad horas la struttura, che è già chiusa da lunedì, e restituire al comune le chiavi. L’ente, a sua volta, procederà col nuovo affidatario che è Athena Consorzio di Cooperative sociali.
Al momento, non trapelano dichiarazioni da parte di Palazzo di Città, ma qualcosa si può muovere già nel prossime ore