Qual è il futuro per Villa Maria? Tutto nella nebbia al momento ed è la nebbia del tempo.
L’ex direzione, quella che oscillava tra “Don Uva” e “Don Uva Domus”, ha già tolto le tende e la nuova è in attesa di prendere possesso della struttura oltre che di riavviare nuovamente le attività di assistenza attualmente sospese.
Le chiavi le ha il comune e pare che si sia in attesa solo che da Palazzo di Città ci sia l’assegnazione ufficiale nonché il via libera. Da capire cosa impedisca all’istituzione di muoversi in tal senso, anche perché di sicuro all’indomani dell’entrata in struttura del nuovo gestore, di certo le attività non potranno prendere il via, in quanto ci saranno degli interventi da concretizzare o in generale degli accorgimenti da mettere in atto.
Sarà necessario un sopralluogo per certificare lo stato dell’arte, in modo da avere una visione totale e capire da dove ripartire per poter cominciare a lavorare. La storia di Villa Maria si è conclusa nel peggiore dei modi tra carte bollate, sentenze dei giudici e ospiti cacciati in malo modo. Ogni famiglia ha dovuto attivarsi per trovare ai loro parenti una giusta collocazione che sia consona innanzitutto ma soprattutto abbordabile sotto vari punti di vista.
L’ex gestione, inoltre, aveva anche aumentato a dismisura la retta per ogni ospite, non lasciando alcuna alternativa sulle vie brevi alla famiglia. Pagare subito e anche tanto, pena azioni legali.
Per fortuna, una prima parte della vicenda è andata in archivio e adesso si attende la seconda e cioè la nuova vita di Villa Maria che, si spera, come la fenice di mitologica memoria possa risorgere al più presto dalle proprie ceneri.