Home Cronaca Domiciliari Cariello, le indagini: “Pagina nera per Eboli”

Domiciliari Cariello, le indagini: “Pagina nera per Eboli”

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Una graduatoria concordata prima che alcune candidate avessero sostenuto l’ultima prova concorsuale. È questo uno dei cardini dell’indagine che ha portato all’arresto del sindaco di Eboli, Massimo Cariello, ed all’interdizione dai pubblici uffici di Vincenzo D’Ambrosio ed Annamaria Sasso.

IL CONCORSO PER EDUCATORI

Il concorso in questione, indetto nell’aprile del 2019, doveva portare all’assunzione a tempo indeterminato di due educatori da impiegare all’interno dell’asilo nido. All’atto di costituire la graduatoria, i due funzionari, entrambi facenti parte della commissione esaminatrice, avrebbero concoradato l’esito del concorso al fine di una graduatoria conforme ai desiderata del primo cittadino, il quale si era impegnato a ricompensare i due con uno scatto di carriera.
A svelare le gravi irregolarità le intercettazioni effettuate nel corso di quei mesi.

«La procedura – si legge nell’ordinanza di arresto – doveva andare esattamente come predeterminato in anticipo, secondo accordi di favoritismo. Una pagina nera nella gestione della cosa pubblica del Comune di Eboli».

LA QUESTIONE CONSORZIO

Nel mirino degli inquirenti, inoltre, sono finite anche alcune conversazioni fra Cariello ed Francesco Sorrentino, funzionario del Comune di Cava de’ Tirreni ed direttore generale del Consorzio Farmaceutico Intercomunale, consorzio costituito dai Comuni di Salerno, Scafati, Cava de’ Tirreni, Eboli, Baronissi e Capaccio.

Nelle conversazioni i due si sono accordati per fare in modo che Sorrentino fornisse a Cariello le domande che sarebbero state sottoposte ai candidati di un concorso pubblico bandito dal Comune di Cava de’ Tirreni per il reclutamento di 10 istruttori direttivi amminsitrativi a tempo indeterminato e a tempo parziale al quale avrebbe dovuto partecipare un nome segnalato da Cariello. In cambio il sindaco di Eboli si impegnava ad evitare che Salvatore Memoli, nome non gradito ad entrambi, diventasse presidente del Consorzio.

Per scongiurare tale ipotesi Cariello annunciava una telefonata a Bruno Di Nesta per concordare una riunione con gli altri amministratori del consorzio per chiudere definitivamente la questione.