Home Cronaca Salerno, usura: iniziano oggi gli interrogatori degli arrestati

Salerno, usura: iniziano oggi gli interrogatori degli arrestati

Iniziano questa mattina, dinanzi al Gip di Avellino, gli interrogatori di convalida del fermo per sei degli otto indagati irpini coinvolti nell’inchiesta per usura ed estorsione aggravata dal metodo mafioso, condotta dalla Dda di Salerno.

La procura, giorni fa, ha emesso ben 16 provvedimenti di fermo in carcere. L’indagine, che abbraccia la zona dell’Irpinia ma anche la Valle dell’Irno e Castellammare di Stabia, riguarda presunti episodi di usura ed estorsione ai danni di due imprenditori del settore conciario di Montoro e Solofra, così come di una tentata estorsione nei riguardi di due imprenditori salernitani.

Le vittime, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbero finite nella morsa di prestiti a tassi usurai imposti con violenza e minacce, in un contesto di piena contiguità con ambienti camorristici locali legati al Nuovo Clan Partenio. Questo, per quanto riguarda i due imprenditori irpini. Gli investigatori della DIA avrebbero documentato passaggi di denaro, intimidazioni e pagamenti ricorrenti da parte delle vittime, che avrebbero subito tassi di interesse fino al 20% mensile. Una “triangolazione” tra almeno tre clan, che si sarebbero passati e gestiti un credito che i due imprenditori – in difficoltà economiche – avrebbero dovuto pagare, con gli interessi, di volta in volta a soggetti ritenuti contigui alle tre organizzazioni mafiose.

Nel frattempo, gli inquirenti proseguono nel lavoro di indagine – non ancora conclusa – e di ricostruzione delle connessioni tra le diverse realtà criminali coinvolte, in un mosaico che continua a rivelare l’influenza della camorra sull’economia irpina e i tentativi, dalla provincia napoletana, dell’intimidazione mafiosa del clan di Castellammare di Stabia insieme a quello di Baronissi. Le intercettazioni, così come la denuncia dei due imprenditori irpini, aveva poi dato impulso all’inchiesta, con una serie di riscontri ottenuti, poi, dalla fine dell’anno scorso fino all’estate 2025.