L’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno ha deciso di affidarsi a tre super consulenti per difendersi nel procedimento giudiziario aperto dopo la morte di Cristina Pagliarulo, la 41enne di Giffoni Valle Piana deceduta il 6 marzo scorso nel nosocomio di via San Leonardo.
Il caso, che ha suscitato profonda emozione e acceso dibattito nell’opinione pubblica, vede sette persone tra medici e operatori sanitari iscritte nel registro degli indagati per presunte responsabilità professionali. Secondo la relazione dei medici legali incaricati dell’autopsia, la morte della donna sarebbe stata “prevedibile e prevenibile”, e nel corso dell’assistenza potrebbero essersi verificate condotte colpose. Per fare piena chiarezza sui fatti e tutelare l’immagine dell’ente, la direzione generale guidata da Ciro Verdoliva ha deliberato la nomina di tre consulenti tecnici di parte. Si tratta del professor Raffaele Landi, specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni; del professor Guido De Sena, esperto in Chirurgia Generale e Chirurgia Digestiva; e della dottoressa Fiorella Paladino, specializzata in Medicina Interna, Anestesia, Rianimazione e Cardiologia. I tre esperti avranno il compito di analizzare la documentazione sanitaria, ricostruire con precisione le fasi del ricovero e fornire una valutazione tecnico-scientifica autonoma a supporto della difesa dell’Azienda. L’obiettivo è comprendere se le procedure adottate siano state corrette e se le eventuali criticità segnalate possano effettivamente configurare responsabilità mediche. Con questa decisione, l’Azienda Ospedaliera punta a garantire la massima trasparenza e collaborazione con l’autorità giudiziaria, ribadendo la fiducia nella professionalità del proprio personale e la volontà di contribuire, con competenza e rigore, all’accertamento della verità su un caso che ha profondamente colpito la comunità salernitana.



