Furti al cimitero di Eboli. Una vera e propria beffa per molti cittadini che, dopo la commemorazione dei defunti, si sono recati al camposanto per rendere omaggio ai propri cari e hanno scoperto che qualcuno aveva rubato fiori, statue, portafiori e oggetti decorativi deposti appena pochi giorni prima.
L’amarezza e la rabbia dei familiari sono esplose davanti alle tombe profanate. «È una vergogna – dichiara una donna – sono stata sulla tomba di mia madre e si sono portati via tutto, persino il portafiori. Non riesco a capire cosa se ne possano fare di queste cose».
La signora insieme ad altri cittadini, si è rivolta all’ufficio cimiteriale, dove il dipendente comunale di turno ha confermato che le telecamere di sorveglianza coprono solo l’ingresso principale del camposanto.
Nessuna telecamera, invece, è installata all’interno, dove i ladri agiscono indisturbati. «Incredibile – aggiunge la signora – nel 2025 avere un solo punto di videosorveglianza.
In tante città italiane i cimiteri sono controllati anche nei viali interni, mentre qui siamo ancora fermi al passato». L’episodio riaccende il dibattito sulla sicurezza e sulla cura dei luoghi pubblici, soprattutto quelli di valore affettivo e religioso. I cittadini chiedono ora al Comune di intervenire con urgenza, potenziando la sorveglianza e restituendo dignità a uno spazio sacro che dovrebbe essere protetto dal rispetto e dal silenzio, non violato da mani senza scrupoli.
