Ancora questioni si sviluppano e complicano il già travagliato iter del depuratore di Battipaglia. L’impianto, in fase di ultimazione, è stato appaltato alla ebolitana Tecnobuliding e costerà 2,6 milioni di euro ma una ditta napoletana, la Tralice costruzioni grida all’illecito e fa ricorso al Tar per l’assegnazione. Al centro di questa nuova grana giudiziaria c’è la progettazione dell’opera redatta, secondo i legali della Tralice, da uno studio esterno e non dalla ditta vincitrice della gara che l’avrebbe invece spacciata per sua. Il Tar per ora ha accolto i ricorrenti che invocano l’annullamento degli atti. Saranno i giudici del Tar a decidere, in sede di udienza, il 5 giugno.
