La decisione del presidente della Provincia, Giuseppe Canfora di revocare l’ordinanza per stoccare a Sardone, dando l’ok per l’ex Stir di Battipaglia, per tre mesi , con le balle messe all’aria aperta, in quanto “l’emergenza sta rientrando”, ha suscitao l’ira del mondo politico e dei cittadini di Battipaglia. Ieri sera nel consiglio comunale, si è parlato prevalentemente di questa “grave” scelta del presidente della Provincia. Le balle secondo le indiscrezioni saranno stoccate nel capannone di avanfossa di circa 650 metri e nell’area aperta di 500 metri, all’esterno dell’edificio. Ed ancora altri 500 metri quadri davanti all’area di stabilizzazione ed infine 1000 metri all’esterno del piazzale di manovra. La sindaca Francese reagisce con fermezza e difende Battipaglia. Nel corso della seduta consiliare ribadisce di non capire la revoca del presidente che: “firma un’ordinanza senza coinvolgere l’amministrazione. Credo a Bonavitacola, la Regione l’ato non faranno gli errori del passato”. Per il consigliere locale e provinciale Angelo Cappelli: ” Canfora si rende protagonista di un enorme scorrettezza umana, revocando l’ordinanza di Sardone e portanto le balle a Battipaglia senza comunicarlo”. Indignato il leader dell’opposizione Gerardo Motta che rivendica il fatto che Bonavitacola: “smentisce il sito di stoccaggio mentre la provincia: ” autorizza il sito” “. Il deputato Gigi Casciello di Forza Italia, accusa: ” incapacità conclamata della Regione e del centro sinistra nella gestione del cilo integrato dei rifiuti”.