Il presidente dell’Asi, Antonio Visconti, replica alle dichiarazioni del consigliere di Forza Italia Valerio Longo, che nella giornata di ieri si è scagliato contro l’attuale gestione in merito alla questione dell’area interportuale e la divisione fra logistica e industria.
Queste le dichiarazioni di Visconti:
“Dalle considerazioni del consigliere Longo emerge una grande confusione sulle problematiche legate all’area ASI di Battipaglia; è evidente anche, che al predetto consigliere, sono ignote le Norme Tecniche di Attuazione del piano ASI o, peggio ancora, fa confusione nel riportare quanto gli è imboccato.
Infatti, nella vigente versione delle Nta Asi, la zona D consente già insediamenti industriali, artigianali, nonché di logistica a supporto del sistema produttivo.
Non si comprende quindi di cosa stia parlando il consigliere, che peraltro fa riferimento ad una decisione del TAR di appena 12 anni fa (2006!).
Per quanto riguarda l’area Interporto, la Regione Campania, alla presenza di tutti gli attori dell’accordo di programma che reggeva l’Interporto, incluso il comune di Battipaglia, ha dato mandato all’ASI di attivarsi per ricercare una possibile soluzione urbanistica.
Si rimarca che, nel pieno rispetto dei ruoli e della legge, attuando una condivisione reale e concreta, il Comune di Battipaglia è parte attiva e propositiva dell’iter di variante; e infatti, nell’incontro tenuto presso la provincia il 15 ottobre scorso, la Sindaca Francese ha esplicitato con visione e lungimiranza le linee di indirizzo da attuare e le prerogative da seguire.
La procedura di variante coinvolgerà, quindi, con le modalità previste dalla legge, attivamente il Comune, sia in sede di pubblicazione sia in sede di Conferenza dei Servizi”.
Parole alle quali ha controreplicato Valerio Longo: “E’ vero, come afferma il presidente dell’Asi Visconti, che vengo imboccato, ma dalla passione per la Politica, da oltre 40anni. Sappiamo invece i padrini politici che imboccano Visconti. Da quando dirige l’Asi si è distinto unicamente per aver rallentato l’attività imprenditoriale del territorio, sottoposta a mille lacci e lacciuoli. Una strategia che mira chiaramente a condizionare il governo del territorio, nel tentativo di frenare lo sviluppo, attraverso denunzie e ricorsi mirati, finalizzati a bloccare i tentativi di crescita delle imprese. Denunzie indirizzate anche verso quegli esponenti politici non allineati, che hanno fatto della verità, dell’equità e della difesa delle prerogative del territorio la propria bandiera, contro i poteri forti che da decenni condizionano la vita politica, economica e sociale locale. Visconti continua a mancare di rispetto le istituzioni democraticamente elette, quasi per sostituirsi alla politica.
Il suo iperattivismo sugli organi di informazione, dove tutte le settimane ci viene a dire cosa fare e cosa non fare, sembra quasi il preludio di una prossima discesa in campo elettorale, di cui si parla già da tempo. Quando intende dare lezioni sulle norme Asi omette di rispondere al tema centrale della contestazione: la libertà d’impresa non può essere compressa dalle normative che selezionano le destinazioni d’uso degli insediamenti.
Fino a quando l’Asi manterrà la distinzione delle diverse specializzazioni tra zona D1 e D2 non si compierà alcun allineamento della normativa locale alle direttive nazionali, con la conseguenza per chi ha un’impresa in zona D1 di non poter decidere di variare la destinazione in commerciale. E non ci venga a raccontare che con la liberalizzazione si alimenterebbe la “speculazione” perché sono le norme contrarie che invece alimentano la violazione della legge e il danno allo sviluppo economico e alla libertà d’impresa. Vada lui a lezione da qualcuno e impari a rispettare leggi, ruoli, competenze e istituzioni. Non mi farò intimidire da chi è convinto che basta una denuncia per fermare la mia ferma volontà di impegnarmi in consiglio comunale e nella vita politica sempre e comunque a favore della mia città e della mia comunità”.