Tutto pronto per il convegno “Omofobia. Ieri e oggi: 1939-2019”, che si terrà giovedì 14 marzo presso l’aula consiliare Sandro Pertini di Bellizzi a partire dalle ore 17. L’evento è stato organizzato da Dario Luca Mattia, docente di lingua e letteratura italiana, con la collaborazione del forum delle culture e delle pari opportunità.
Il dibattito avrà come fulcro centrale l’omofobia in un’ottica storica dall’epoca fascista ai giorni nostri. Interverranno professionisti del settore: Lorenzo Benadusi, docente di storia contemporanea presso l’Università Roma Tre e autore de “Il nemico dell’uomo nuovo. L’omosessualità nell’esperimento totalitario fascista”; Antonello Sannino, attivista LGBT e presidente dell’Anpi Torre Annunziata; Danilo D. Di Leo, presidente Pride Vesuvio Rainbow; Antonio Amoretti, partigiano della “Quattro giornate di Napoli” e presidente dell’Anpi Napoli, nonché Luigi Giannattasio, presidente dell’Anpi Salerno. Non mancheranno i saluti del primo cittadini di Bellizzi, Mimmo Volpe e del presidente del Consiglio comunale, Antonella Capaldo. Seguirà la presentazione del romanzo di formazione dello scrittore bellizzese Marco Antonio D’Aiutolo, “Mani di mandarino. La coscienza di un carusu” che racconta la presa di coscienza di un sedicenne della sua omosessualità nella Catania fascista degli anni ’30. Durante il corso della serata sarà proiettato un cortometraggio a cura della regista Maria Sannino, in cui le immagini e i dialoghi degli attori daranno vita ad alcune scene del romanzo.
Modererà il direttore del premio Fabula, Andrea Volpe.
“È importante trattare tematiche sull’omofobia – spiega il professore Mattia -, in quanto, purtroppo, oggi assistiamo anche nelle scuole ad atti di bullismo omofobico. Il convegno, fortemente voluto da me e dal mio amico, Marco Antonio D’Aiutolo, e grazie al sostegno del comune, vuole essere espressione di quella parte intellettuale che si impegna per i diritti». Mattia aggiunge: «Ci è parso interessante, tuttavia, non solo presentare il rapporto tra l’omosessualità e il fascismo, la repressione che il regime ha attuato ai danni di ragazzi che, non sono poi molto diversi dai nostri, di come l’omofobia di oggi, sia retaggio di quella passata, ma anche il ruolo, dimenticato, dei cosiddetti “femminielli”, svolto durante la resistenza al nazifascismo». Mattia conclude: «Ringrazio l’amministrazione comunale per averci messo a disposizione l’Aula consiliare S. Perini e il patrocinio morale”.