“A pagare sono sempre i cittadini”.
È quanto affermato dal consigliere di opposizione Gerardo Motta, ospite dello Speciale Tg news andato in onda ieri e tornato sulla sentenza del Tar che ha rigettato il ricorso del dirigente del settore avvocatura Giuseppe Lullo che aveva chiesto l’annullamento del regolamento sul funzionamento dell’avvocatura e delle determine che avevano disposto la restituzione di circa 35mila euro.
Un caso che ha visto l’interessamento diretto di Motta, costituitosi in giudizio per “tutelare gli interessi della città”.
IL SERVIZIO
IL CASO
Giuseppe Lullo, responsabile del settore avvocatura dell’ente, che aveva chiesto l’annullamento del regolamento sul funzionamento dell’avvocatura e delle determine che avevano disposto la restituzione di circa 35mila euro, pari alle somme liquidate per sentenze favorevoli a partire dall’1 gennaio, in applicazione dei nuovi criteri stabiliti dal regolamento.
“La portata retroattiva della impugnata delibera – si legge – non solo non può essere considerata lesiva per il ricorrente (che ha potuto ottenere i compensi per le attività svolte, malgrado il divieto legislativo ormai entrato in vigore il 1° gennaio 2015), ma neppure si può considerare illegittima, poiché non ha precluso agli enti locali di emanare i propri regolamenti anche dopo la scadenza del termine”.