“Chiediamo la definitiva chiusura della ex discarica di Parapoti già in fase di bonifica e messa in sicurezza”.
Questa la decisione assunta all’unanimità durante la riunione indetta dal Sindaco Alessandro Chiola presso la Casa comunale di Montecorvino Pugliano e alla quale hanno presenziato otto amministrazioni. All’incontro di questa mattina, hanno preso parte dunque: Sara Cerrone, Consigliere comunale di Acerno, Matteo Generoso Bottigliero, Sindaco di Castiglione del Genovesi, Antonio Giuliano, Sindaco di Giffoni Valle Piana, Francesco Munno, Sindaco di Giffoni Sei Casali, Martino D’Onofrio, Sindaco di Montecorvino Rovella, Michele Ferrara, Consigliere comunale di Olevano Sul Tusciano e Dario Vaccaro, Presidente del Consiglio comunale di Pontecagnano Faiano oltre naturalmente il padrone di casa il sindaco Chiola. La riunione si è resa necessaria all’indomani della decisone da parte della Provincia di Salerno di conferire, presso l’ex sversatoio di Montecorvino Pugliano, materiale biostabilizzato e in vista dell’atto di convocazione del sindaco Chiola presso Palazzo Sant’Agostino il prossimo 19 agosto.
“Questo documento – si legge – pone in risalto la volontàÌ dei sindaci di avvicinare la politica alle necessitaÌ e alla tutela dei cittadini partendo dalla volontà del Sindaco di Montecorvino Pugliano di acquisire l’area di Parapoti chiedendo alla Provincia ed al Commissario Straordinario di Governo la consegna delle aree prima di procedere all’intervento di messa in sicurezza per effettuare in prima persona i controlli”. Inoltre si apprende nella relazione sottoscritta “I Sindaci presenti hanno deciso di dare corso alle attivitàÌ propedeutiche per la formulazione degli atti per la costituzione di un “Sub Ambito”, che comprende circa 88 mila abitanti, per la gestione integrata del servizio rifiuti”. In conclusione “I Sindaci hanno deciso di stilare un serrato cronoprogramma di azione condivisa al fine di mettere in condizione le amministrazioni locali di governare i processi del ciclo integrato dei rifiuti mediante un’azione unitaria degli otto Comuni firmatari”.