Riceviamo e pubblichiamo la lettera indirizzata al nuovo segretario del Pd, Enrico Letta, a firma del segretario provinciale dei giovani democratici Federica Fortino e dei militanti della Federazione provinciale dei Giovani Democratici di Salerno:
«Caro segretario Letta, parla anche con noi! La federazione provinciale dei Giovani Democratici di Salerno c’è. L’attenzione posta sui giovani nel suo discorso introduttivo ha risvegliato stimoli assopiti dal tempo e dalla realtà di un partito che troppo spesso non ci ha collocati tra le priorità. Nel dibattito pubblico si parla spesso del coinvolgimento dei giovani in politica e nelle competizioni elettorali. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, la questione si traduce in una partecipazione esclusivamente numerica e superficiale. Facendo un’analisi più attenta, infatti, ci si rende facilmente conto che sono ancora troppo pochi i casi in cui i giovani ricoprono ruoli di responsabilità e di rilievo sia nelle pubbliche amministrazioni che negli organi di partito. Per far sì che i giovani riescano a dare un apporto effettivo al cambiamento e che il PD sia “il partito che fa parlare i giovani e non che parli dei giovani”, c’è bisogno della reale volontà dei vertici. Abbiamo molto apprezzato anche il Suo passaggio sulla formazione politica. Qualcuno diceva che “soltanto attraverso lo studio è possibile diventare uomini che sanno e che sanno fare”. Anche noi riteniamo che l’acquisizione di conoscenze e competenze sia la chiave per lo sviluppo di un pensiero critico che permetterà ai giovani di lavorare alla costruzione di una società nuova. Proprio per questo, come federazione provinciale dei Giovani Democratici di Salerno, abbiamo voluto dare un contributo concreto realizzando, passo dopo passo, con entusiasmo ed impegno, una scuola di formazione politica dal titolo “La politica – nel mondo che faremo”, un’espressione presa dalla famosa e significativa canzone di Francesco Guccini “Dio è morto”. La nostra generazione infatti “è preparata a un mondo nuovo e a una speranza appena nata, ad un futuro che ha già in mano, a una rivolta senza armi”, ma bisogna coltivare questa predisposizione, puntando appunto sulla formazione, sulla consapevolezza e sulla passione per far sì che i giovani diventino davvero i protagonisti del presente e del futuro. Con questa lettera, cogliamo l’occasione per manifestare la nostra volontà di affiancarla nel percorso di rinnovamento del Partito Democratico ed invitarla all’incontro conclusivo della nostra scuola di formazione politica».