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Albanella, vicenda Bufalat: il chiarimento degli avvocati

VICENDA BUFALAT, LA LETTERA DEGLI AVVOCATI

Riceviamo e pubblichiamo la lettera degli avvocati Alfonso Amato, Mario Conte e Pierluigi Spadafora

Quali difensori della sig.ra Emmanuela Botti e con riferimento al clamore mediatico-giornalistico che la vicenda giudiziaria ha suscitato, abbiamo il dovere di rappresentarVi la totale estraneità della nostra assistita ai fatti, così come contestati dal Pubblico Ministero.

Ed invero, il fermo eseguito su ordine del P.M. nei confronti della sig.ra Botti è stato ritenuto illegittimo dal G.I.P. , mentre l’ordinanza di custodia cautelare da questi resa il 5.6.2021 è stata annullata dal Tribunale del Riesame di Salerno con provvedimento del 21.6.2021, che ha ritenuto insussistente il reato di tentata estorsione , ravvisando invece solo l’esercizio arbitrario delle proprie ragioni , per cui ha rimesso immediatamente in libertà la nostra assistita.

In buona sostanza la sig.ra Botti non poteva essere arrestata e trattenuta per 18 giorni in stato di custodia.

Il Tribunale ha riconosciuto che i contatti intercorsi tra la sig.ra Botti ed il denunciante-debitore erano finalizzati solo al recupero del credito vantato da La Bufalat s.r.l. per l’importo di € 68.000,00, essendo già oggetto dell’azione civile promossa innanzi il Tribunale di Salerno.

Come è incontrovertibilmente emerso dalle approfondite indagini, la sig.ra Botti e La Bufalat s.r.l. non hanno avuto, non hanno e non avranno mai rapporti con ambienti malavitosi, avendo sempre agito nel rispetto dei canoni della legalità, moralità e correttezza, grazie ai quali possono vantare rapporti commerciali con aziende di primaria importanza di livello nazionale ed internazionale.