Furti nei Monasteri delle Clarisse. I Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale
restituiscono una scultura trafugata negli anni Novanta
Una scultura in legno policromo raffigurante “Bambinello con saio” sarà riconsegnata il 30 luglio
2021 alle ore 18:00 presso la Chiesa Madonna del Soccorso e San Bartolomeo di Eboli (SA), dal
Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli, Magg.
Giampaolo BRASILI, al Vicario Generale della Diocesi di Salerno-Campagna-Acerno, Don
Alfonso RAIMO.
L’opera venne trafugato dalla chiesa il 30 agosto 1992.
Foto presente in Banca Dati Opera recuperata
L’attività di recupero si inserisce in una più ampia e articolata indagine finalizzata al recupero
dell’intero patrimonio di opere dei Monasteri delle Clarisse.
Nel corso dei controlli sui siti di e-commerce, le indagini dei Carabinieri hanno consentito di
identificare un antiquario romano che poneva in vendita, e aveva già venduto, numerosissimi
beni, sia artistici che bibliografici – l’intera biblioteca racchiudeva infatti oltre 1200 volumi antichi
che costituiscono un’importante testimonianza della storia dell’ordine religioso – provenienti dai
Monasteri delle Clarisse di Sezze (LT), di Latina e di Vitorchiano (VT). La complessa attività di
recupero, coordinata dalla Procura di Torre Annunziata (NA), si è estesa, oltre che nei confronti
dell’antiquario citato, anche attraverso il sequestro delle opere vendute, ai vari acquirenti sparsi su
tutto il territorio nazionale, ignari della provenienza dei beni. Sono tuttora in corso gli accertamenti
finalizzati ad appurare ulteriori responsabilità nonché al recupero dei beni venduti all’estero.
Proprio grazie alle attività investigative di ricostruzione del ‘percorso’ delle opere e, nello
specifico, nel corso delle ispezioni ai registri commerciali di un rivenditore di Sorrento, l’attenzione
dei Carabinieri si è soffermata sull’opera in questione che, sulla base della sua fattezza artistica, ha
fatto verosimilmente presupporre la provenienza ecclesiastica.
La comparazione delle immagini dell’opera con quelle contenute nella “Banca dati dei beni culturali
illecitamente sottratti”, ha consentito di identificare l’opera oggetto di controllo come quella
trafugata e proveniente dalla Chiesa di Eboli (SA).
Questa restituzione avvalora l’importanza della collaborazione fra i Carabinieri, i responsabili
degli Uffici Diocesani e i funzionari delle Soprintendenze, sviluppata anche attraverso la
divulgazione della pubblicazione “Linee Guida per la Tutela dei Beni Culturali Ecclesiastici”, realizzata
nel 2014 nell’ambito della collaborazione tra l’attuale Ministero della Cultura, l’Arma dei
Carabinieri e la Conferenza Episcopale Italiana, che concilia le esigenze di tutela dei beni
ecclesiastici, colpiti spesso da azioni criminose, a quelle devozionali.
comunicato stampa