La carriera di Valentino Rossi è considerata una delle più brillanti di tutto il panorama del motociclismo italiano di sempre; il brillante ed effervescente centauro di Pesaro adesso sarebbe giunto ad una fase critica che corrisponde al tempo delle riconferme: ma le voci sul suo ritiro dal circuito Motogp non sono infondate. Lui si diverte, guadagna e si toglie soddisfazioni, però potrebbe dedicarsi a rally, motocross e gare/eventi sporadici fuori dal motomondiale.
La sfida di oggi, infatti, non appare più quella di puntare a sensazionali vittorie ma di tornare a gareggiare per la sua, a questo punto sicuramente ultima stagione del 2022, mantenendo fede ai suoi impegni ed allenamenti.
D’altronde Valentino Rossi non deve dimostrare nulla a nessuno ed è scontato che, nella fase attuale, la sua preoccupazione sia quella di chiudere al meglio la carriera diventando un dirigente sportivo, magari lanciando altri campioni con il suo team personale: il Sky Racing Team VR46.
Valentino Rossi ha vinto tutto il possibile portando a casa diversi record come pilota di motociclette: nove titoli mondiali conquistati , campione del mondo in quattro classi differenti: classi 125 , 250 , 500 e MotoGP per sei volte: praticamente riassume vittorie in numero, categoria, titoli consecutivi.
Ma, adesso, è l’ora della verità.
I suoi fan sono assolutamente convinti che Valentino Rossi non lascerà il circuito MotoGp ma le notizie sul suo ritiro si sono fatte sempre più insistenti e circostanziate fino al punto da spingere i bookmaker, sempre attenti alle quote motogp, a puntare sul ritiro già a stagione in corso e senza che il campione riprenda con il campionato ad Agosto, quindi a metà stagione.
L’escalation di probabilità sul ritiro si sono fatte, via via, più insistenti non appena Valentino Rossi ha iniziato a rilasciare interviste che adombravano concretamente la sua permanenza nei circuiti di MotoGP, aggiungendo dettagli esplicativi sui suoi problemi nelle ultime performances.
Rossi non è stato avaro di spiegazioni in merito alla sua difficoltà a gestire le criticità dei circuiti in rettilineo con Yamaha, spiegando alla stampa i suoi piazzamenti decisamente inferiori alle aspettative con problemi di natura strutturale della moto alla sua guida.
Poi i fatti di Assen hanno messo la ben nota ciliegia sulla torta , quando , penultimo al via ed in costante difficoltà di recupero in infilata sui concorrenti il corridore pesarese si è trovato 17mo in posizione, per di più distruggendo la sua Yamaha con una brutta caduta in curva 7 del circuito.
Da quel momento l’addio a Yamaha veniva considerato scontato,lasciando la sua avventura nel Team Petronas con i colori malesi di SRT ad altri corridori promettenti e già in pole position per raccogliere l’eredità del campione pesarese.
Non mancano , però, altre voci secondo cui potrebbe essere probabile un altro campionato di Valentino Rossi in sella a Ducati, rendendo reale quella battuta che prevedeva un gran finale di stagione sulla due ruote simbolo del motociclismo italiano, in base alla oggettiva famigliarità di Borgo Panigale rispetto a Iwata in Giappone.
Intanto tra due settimane riprende la seconda parte della stagione con il GP d’Austria, ed è in quell’occasione che Rossi potrebbe ritrovare altri stimoli a tornare a gareggiare, proprio per dare una svolta ad un periodo difficile nel circuito MotoGP ma anche per confortare una grande attenzione degli sponsor del suo nuovo Aramco Racing team VR46 , patrocinato dalla Dorna Sports (Dorna è la società che gestisce il motomondiale, così come Liberty Media per la F1).
Con sponsor di questo tipo, nonostante i bookmaker portino avanti l’ipotesi del ritiro sembra più facile pensare ad un’altra stagione, seppur molto probabilmente e veramente l’ultima.