Maggioranza precaria mercoledì sera al Consiglio comunale di Eboli. Insufficnete il numero legale per l’ approvazione del quarto punto all’ordine del giorno.
Il sindaco Mario Conte, amareggiato e scuro in volto, commenta: «Vorrà dire che convocheremo il Consiglio la notte di Natale». I tempi duri, alla fine sono arrivati. E pure i mal di pancia della maggioranza non erano un’ invenzione degli assidui frequentatori del palazzo. La crisi si è aperta quando alla conta della votazione, il numero era dodici. Bastava una sola presenza in più per evitare la disfatta. Riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio rientranti è stato il punto d’ impasse. Primo cittadino a un bivio: andare avanti con scelte coraggiose oppure soccombere ai tiri mancini di una maggioranza senza partito riunita in gruppi civici. La maggioranza contava quattro assenti: Camilla Di Candia (lontana da mesi); Adolfo Lavorgna, Cosimo Massa e Cosimo Naponiello. La maggioranza contava sulla presenza di Damiano Capaccio, ufficialmente tra l’ opposizione, ma in maggioranza lo aspettano a braccia aperte. E forse, è arrivato il tempo, dal momento che ha avuto un colloquio con Conte nella mattinata di ieri. Capaccio però, distrattamente, è uscito dall’aula proprio nel momento clou. Poi, distratto, è rientrato nell’ aula dicendo: «Io ero qua, volevo votare». Troppo tardi. Si dovrà tornare in aula prima del 31 dicembre e metterci una pezza. Conclusi i lavori dell’ assise, il sindaco ha richiamato a sé i suoi paladini. nervosismo ha trapassato la porta e le mura. Innanzitutto, sotto accusa sono finiti due consiglieri poco presenti: Di Candia e Naponiello. Molti altri consiglieri hanno riferito al sindaco di non ricevere comunicazioni dalla giunta: gli assessori, che dovrebbero essere espressione dei consiglieri comunali, se ne vanno per la loro e tra questi, non molti possono vantare grandi risultati, in questo primo anno di amministrazione.