Sono terminate le operazioni di riconteggio delle schede elettorali di Agropoli presso la Prefettura di Salerno.
L’attesa, adesso, è per la relazione che stilerà il viceprefetto, incaricato dal Tribunale Amministrativo Regionale di portare a termine tale compito. Da quanto trapela, sembrerebbe che in un’unica sezione manchino addirittura 13 schede, e che la situazione nelle altre non è di certo facile da affrontare.
E quindi, cosa può accadere ora? Tanti sono gli scenari che si stagliano all’orizzonte per Agropoli e stando a quanto trapela nessuno di essi è più remoto. Si potrebbe tornare alle urne con l’annullamento totale delle scorse elezioni e con gli stessi schieramenti di giugno, ma si potrebbe anche decidere per il voto solamente nelle uniche sezioni dove sono risultate le incongruenze. I giudici potrebbero anche rigettare il tutto e far continuare l’attuale amministrazione comunale come se nulla fosse mai accaduto. Il ricorrente Pesce punta ovviamente al ritorno alle urne con l’obiettivo di sovvertire il risultato del 12 giugno arrivando al ballottaggio o addirittura portando a casa una vittoria. In ogni caso, la sentenza del Tar può non essere definitiva: chi perde il ricorso può rivolgersi al Consiglio di Stato per cercare di affermare la propria posizione.
Maggiori dettagli si avranno l’8 di febbraio, quando la sezione di Salerno del tar si esprimerà nel merito e deciderà del futuro della città cilentana.
