L’ospedale di Eboli, ormai, sta diventando una lotta tra esponenti polici locali, provinciali, regionali e non dovrà soprendere l’intervento del nazionale.
Questa sera, a partire dalle ore 19.00, ci sarà una manifestazione popolare con la quale si chiederà il non depauperamento della struttura, paventato fine dopo lo stanziamento da parte della Regione di fondi per la costruzione di un nuovo nosocomio a Battipaglia.
I vertici comunali Cecilia Francese e Mario Conte, dapprima alleati sulla questione, oggi si trovano due fronti opposti. La prima difende l’ospedale unico (anche in maniera molto ferma e precisa), il secondo difende il suo Maria Santissima Addolorata.
Anche la politica, ovviamente, dice la sua e lo fa difendendo il piccolo orticello. Sotto accusa è il Partito Democratico eburino: il gruppo consiliare di maggioranza Eboli Domani con i consiglieri Adolfo Lavorgna, Gianmaria Sgritta, Walter Gaeta e Cesare Moscariello supera i consiglieri dem e si rivolge direttamente alla segretaria Elly Schlein.
“Basta con queste stupidaggini – dicono – si intervenga subito. Non possiamo andare avanti con un mega impianto e svilire i due ospedali presenti (Battipaglia ed Eboli per inciso)”.
Rientra, poi, nel calderone delle polemiche anche una stoccata al neo costituito gruppo di Italia Viva in consiglio comunale. A Tommaso Pellegrino, consigliere regionale, arriva l’invito a partecipare alla manifestazione di quesa sera al fianco del sindaco Conte.
Dopo la sottoscrizione ricusata da tanti sindaci della Piana del Sele e territori limitrofi, Mario Conte è effettivamente solo. Molto importante sarà il corteo di questa sera sotto vari punti di vista tra cui quello politico, sociale, istituzionale.
Qualcosa succederà e tanti segnali verranno lanciati anche con la semplice presenza di rappresentanti politici. O con l’assenza, di certo parecchio più pesante.