Cambia volto il quartiere Mariconda a Salerno.
«Ritengo che la memoria non mi inganni nel ricordare che, sindaco Mario De Biase, circa vent’anni fa, il consiglio comunale di Salerno, su mia proposta, approvò un atto. Era un ordine del giorno o una raccomandazione o altro provvedimento, con cui si tentava di risparmiare e salvaguardare le superstiti vecchie dimore delle campagne di S. Eustachio, di Fuorni, di San Leonardo prima che la mano rapace dell’uomo distruggesse definitivamente una presenza storica della nostra città». Così l’ex sindaco di Salerno Aniello Salzano, oggi coordinatore di Popolari e Moderati, in merito all’abbattimento della storica palazzina, risalente alla seconda metà del ‘900, dell’ex pizzeria “Carminuccio”.
Il progetto di riqualificazione
Un luogo storico per la città di Salerno raso al suolo per far posto all’Arbostella Luxury Apartment, un progetto di riqualificazione di tutta l’area che prevede la realizzazione di un’abitazione da 131 mq e 97 di terrazzi, la Residenza Amalfi da 67, con terrazzi da 49 ed infine la Mura residenza Paestum da 56 con 44 di terrazzi ad opera della ditta Sica Costruzioni.
Le dichiarazioni di Salzano
«Inaspettatamente, come un fulmine a ciel sereno, i cittadini di Mariconda, stupiti ed attoniti, hanno assistito nel giro di qualche ora all’abbattimento di una struttura cui essi erano particolarmente legati da un rapporto identitario. La palazzina che ospitava al piano terra una famosa pizzeria, da tutti i salernitani era conosciuta come la “Pizzeria da Carminuccio” – ha detto Salzano – Lì anch’io ero solito fermarmi per mangiare una buona pizza in compagnia dei miei figli ma soprattutto con tanti amici, come il compianto sindaco Vincenzo Giordano, un habitué del locale».
E ancora: «E poi un’infinità di serate simpatiche e goliardiche trascorse lì con i vecchi compagni di liceo. Noi siamo i nostri ricordi! E quindi anche per me è stato un colpo al cuore vederla cadere sotto i colpi sferrati da un mastodontico martello e da un grosso bulldozer. Abbattere quella struttura sembra un oltraggio alla memoria storica della città, un atto in violazione di quanto tanti anni fa approvato in Consiglio comunale», ha detto infine il coordinatore di Popolari e Moderati.