Il presidente di Asi Salerno Antonio Visconti interviene sulla questione delle zone economiche speciali.
“La proroga dei commissari della Zes unica, è purtroppo la conferma dei tristi presagi che avevamo avuto nei mesi scorsi. La scelta di smantellare un modello organizzativo che stava dando dei risultati grazie ad un preciso piano strategico, con finanziamenti già approvati ed opere cantierizzate, è purtroppo il triste epilogo dei fatti che conosciamo”.
“Speravamo che il Ministro Fitto avesse ascoltato le nostre rimostranze, le obiezioni, le critiche mosse con spirito costruttivo, tenendo in considerazione anche gli emendamenti che avevamo proposto concordati con le federazioni nazionali in merito al coinvolgimento territoriale ad una regia locale, ma purtroppo così non è stato”.
“Paradossalmente, ad oggi, la proroga è l’unica buona notizia che arriva dal Ministro in questi mesi perché dà sicurezza sull’ avvio dei cantieri che abbiamo eseguito e per cui la Campania è la prima regione nell’ utilizzo dei fondi affidati al commissario con il raggiungimento di tutti gli obiettivi prefissati. I 138 milioni di euro ed i 98 milioni affidati alle aree Asi di cui 50 per la provincia di Salerno, sono oggetto di avvio di cantieri e di appalti”.
“Il consorzio Asi è il soggetto esecutore per Salerno, Battipaglia e Fisciano. Riscontriamo perplessità anche sul tema delle agevolazioni fiscali perché si brancola nel buio e non si capisce quali saranno i soggetti agevolati e le opportunità da cogliere in termini concreti. E’stato eliminato l’automatismo sul credito d’imposta, e’stata eliminata l’agevolazione sull’Ires. Insomma i proclami della Zes unica si scontrano con una realtà che potrebbe distruggere il progetto concreto che iniziava a funzionare anche bene”.
“Si è scelto di percorrere la via dell incertezza e dell’ improbabilità, penalizzando ancora una volta il Mezzogiorno d’Italia. Per questo rinnoviamo l’invito al Ministro ad ascoltare le amministrazioni che hanno avviato progetti nelle aree Zes per cercare di rimediare e magari fare un passo indietro su questa scellerata decisione. Oggi abbiamo una proroga, domani probabilmente ci troveremo di fronte ad un fallimento, l’ennesimo di questo governo”.