Il territorio della Piana del Sele, dove a breve sarà attivo l’aeroporto Salerno Costa d’Amalfi, fa continuamente tornare alla luce tristi ricordi del proprio passato.
Nel cantiere dello scalo aeroportuale dove è in corso l’allargamento della struttura con l’ampliamento della pista è stato rivenuto un ordigno bellico, probabilmente un colpo di mortaio. I lavori sono ovviamente stati immediatamente sospesi e avvisate le forze dell’ordine che hanno avviato l’iter per casi del genere. Adesso si attende l’arrivo dell’esercito che dovrà recuperare l’ordigno, spostarlo e farlo in seguito brillare. Tante le operazioni del genere sul territorio, obiettivo dei bombardamenti anglo-americani alla vigilia dello sbarco a Paestum e a Salerno delle truppe dopo l’armistizio firmato dal maresciallo Badoglio.
Il sindaco di Bellizzi, dove l’area del ritrovamento ricade, allontana ogni ipotesi di pericolo: «Non ci saranno problemi per i cittadini – asserisce Mimmo Volpe – anche perché lì non ci sono case o abitazioni. Attendiamo l’intervento dell’esercito e tutto si risolverà al meglio. Purtroppo queste zone furono severamente bombardate durante la seconda guerra mondiale e ancora oggi paghiamo le conseguenze». Si tratta per fortuna di un ordigno di piccole dimensioni.
Nei mesi scorsi, un colpo di mortaio venne ritrovato anche a Battipaglia e il disinnesco venne effeuttuato dagli artificieri. Discorso diverso per le bombe, ben più grandi, rinvenute in zona. Dalla direzione dei lavori per lo scalo, infine, fanno sapere che gli interventi non subiranno ritardi e che i tempi di consegna previsti saranno rispettati. Tutto sarà dunque pronto per il primo volo previsto nel mese di luglio.