È scontro sulla sanità in provincia di Salerno. Il sindacato Nursind interviene nel merito e dice la sua sulle recenti uscite da parte del senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone e del direttore generale dell’Azienda Sanitaria Locale di Salerno Gennaro Sosto.
«Le affermazione del parlamentare – dice il segretario generale Biagio Tomasco – sono raffazzonate, piene di rancore politico e anacronistiche. Ad esempio, si attribuisce la situazione attuale dell’ospedale Civile di Agropoli al Decreto 49, promulgato dal duo Zuccatelli-Bassolino, dimenticando però che questo decreto non è stato applicato fino all’insediamento di Stefano Caldoro e di Antonio Squillante, entrambi appartenenti alla stessa area politica del senatore Iannone».
«Le parole di Sosto sono più tecniche e radicate nella realtà, sebbene incomplete sotto alcuni aspetti. Siamo d’accordo con il direttore Generale sull’importanza di riconoscere che la carenza di personale sanitario è una fonte significativa di disagio per i cittadini. La cronica carenza di personale ha creato inefficienze strutturali difficilmente sormontabili senza un adeguato reclutamento di personale medico, infermieristico, operatori socio sanitario, fisioterapico e tecnico».
Recentemente, infatti, c’è stata un’apertura ai concorsi pubblici per ovviare all’atavica mancanza di personale negli ospedali. Una situazione che porta la sigla sindacale a sollevare una criticità: «Il sistema pubblico deve competere con il privato convenzionato, che può offrire compensi più alti. Questo crea un paradosso: il privato convenzionato, sovvenzionato dal sistema pubblico, utilizza i suoi introiti per fare concorrenza al sistema pubblico stesso».
«La nostra preoccupazione principale resta la salute dei cittadini della provincia di Salerno, che non deve essere ostaggio delle dispute politiche. Invitiamo il direttore Sosto a considerare queste riflessioni e a lavorare per ristabilire i giusti rapporti tra pubblico e privato, ricordando che il settore privato deve essere un aiuto, non un antagonista del Sistema sanitario nazionale e regionale».