Home Cultura ed Eventi Palomonte, oltre 15.000 presenze alla Manifestazione della Civiltà Contadina

Palomonte, oltre 15.000 presenze alla Manifestazione della Civiltà Contadina

Palomonte (Sa). Amicizia, ospitalità, identità e antiche tradizioni. Sono le parole chiave che racchiudono il successo della 26esima edizione della Manifestazione della Civiltà Contadina e della Trebbiatura di Palomonte in corso fino al 30 luglio 2024, in località Piano Martino, nel comune di Palomonte, organizzata dalla Pro Loco Palomonte con il patrocinio del Comune di Palomonte, della Regione Campania, della Provincia di Salerno e dell’Unpli.

Un successo che sta facendo registrare un record di presenze con oltre 15mila visitatori e turisti, provenienti da ogni angolo della Campania e della Basilicata, accorsi in località Piano Martino e dove non manca il ritorno, proprio in occasione dell’antica rievocazione storica delle scene contadine, dei saggi di trebbiatura con i mezzi d’epoca che hanno segnato oltre 50 anni di storia contadina e dei percorsi enogastronomici all’insegna dei piatti antichi della tradizione palomontese tra cui i cavatielli di Ze’ Nunziata, di decine di famiglie di emigranti palomontesi.

Ritorno degli emigranti che racconta, come ogni anno, il forte legame dei palomontesi che vivono all’estero e dei loro discenti con la terra natia dei padri, dei nonni e dei bisnonni, l’identità e la storia di migliaia di famiglie contadine emigrate all’estero, per la gran parte in Svizzera, Germania e America, alla ricerca di una vita migliore, raccontata anche attraverso le mostre fotografiche presenti all’interno della manifestazione.

Foto d’epoca, ma anche raduni di trattori e raduni di cavalli, spettacoli di musica popolare itineranti, laboratori di artigianato, laboratori di realizzazione del formaggio e della pasta fatta a mano tra cui i cavatielli di Ze’ Nunziata, tiro con l’arco, giochi antichi, saggi di trebbiatura con buoi e mezzi d’epoca e un percorso enogastronomico all’ombra di querce secolari, con la degustazione dei piatti tipici dell’antica tradizione palomontese.

Il tutto accompagnato dalla visita ai monumenti storici palomontesi e all’antico e maestoso santuario mariano italo-greco della Madonna di Sperlonga eretto nell’omonima località palomontese proprio dai contadini del posto in segno di devozione, protezione e ringraziamento per l’abbondanza dei raccolti nei campi, attraverso un vero e proprio viaggio nella storia, grazie a migliaia di famiglie di Palomonte che da ben 26 anni, insieme alla Pro Loco Palomonte, lavorano alla buona riuscita della Manifestazione della Civiltà Contadina e della Trebbiatura di Palomonte, facendo vivere ai visitatori le usanze e le antiche tradizioni della vita contadina nei campi e nelle masserie che gli abitanti di Palomonte, in prevalenza imprenditori agricoli produttori di olio extravergine di oliva, farina di grano e ortaggi, ancora oggi custodiscono e tramandano alle nuove generazioni.

Piatti antichi realizzati con i prodotti agroalimentari a km0 e di stagione, tipici della Dieta Mediterranea, preparati dalle sapienti mani delle massaie palomontesi e che, grazie alle loro caratteristiche, hanno visto tra gli altri il sindaco di Palomonte, Felice Cupo, l’assessore all’ambiente e all’agricoltura del Comune di Palomonte, Salvatore Giordano, la Pro Loco di Palomonte con la sua presidente, Gerarda Mastrolia, e i volontari della Protezione Civile di Palomonte, accogliere e ospitare tra le Autorità, nella storica manifestazione, il presidente dell’Unpli Salerno, Pietro d’Aniello, che ha incontrato giovani e famiglie palomontesi, conoscendone usi, costumi e tradizioni.

Una terra, Palomonte, in cui antico e moderno si fondono, mettendo al centro l’economia principale legata alla tutela e la valorizzazione dell’agroalimentare di eccellenza che, grazie ad un protocollo d’intesa promosso dall’assessore all’agricoltura Salvatore Giordano e stipulato tra Comune di Palomonte, Pro Loco Palomonte, Asso Frantoi Campania, Provincia di Salerno e Università degli Studi di Salerno, punta al riconoscimento dei cavatielli di Ze’ Nunziata quale patrimonio agroalimentare riconosciuto tra le tipicità regionali.