C’è ancora un allarme da parte di Arpac per la qualità delle acque marine della Campania.
Questa volta, la preoccupazione dell’Agenzia Regionale Protezione Ambientale, si concentra sulle alte temperature riscontrate nel mare campano. Temperature particolarmente elevate che superano la media. Secondo i rilievi, i dati si attestano sui 30°, un qualcosa di assolutamente inusuale.
Il fenomeno risulta generalizzato sull’intero litorale regionale, dal confine con il Lazio a quello con la Basilicata, con valori di temperatura delle acque costiere superiori ai 29°C nella quasi totalità dei prelievi effettuati nelle 328 acque di balneazione in cui è suddivisa la costa campana.
Questi sono elementi che si possono riscontrare nei cambiamenti climatici, ad esempio, e che potrebbero determinare anche la presenza in quantità non accettabili di agenti patogeni che in taluni casi, come Battipaglia e Pontecagnano, hanno spinto l’ente a dichiarare non balneabili alcuni tratti di costa. I dati più alti si sono registrati a Napoli, Sorrento e in provincia di Salerno a Marina di Camerota.
L’anomalia supera i 3 gradi centigradi la media. La situazione ha impatti negativi sulle biologia marina ed in particolare per i coralli, per i quali si prevede nei prossimi 15 giorni un livello di allerta elevato. Anche i fenomeni meteorologici estremi sono favoriti da temperature del mare superiori a 28 °C, che possono in linea generale facilitare la formazione microuragani mediterranei, in presenza di condizioni di instabilità e afflusso di masse d’aria fredda sopra il mare caldo.