Dopo la decisione del tribunale di Salerno sul caso Coscioni, la comunità medica salernitana e la politica stanno intervendo duramente sulla questione.
I numerosi attacchi di ieri diretti a Coscioni, accusato di aver continuato a esercitare la sua profesione nonostante le interdizioni presso l’ospedale, lasciano oggi spazio per attacchi diretti alla direzione del Ruggi d’Aragona. Ad alzare la voce è la Fisi nella persona della dirigente Silvana Annunziata che chiede le dimissioni del direttore generale Vincenzo D’Amato.
La sindacalista pone delle domande sulla scorta della decisione del tribunale: «se Coscioni ha continuato a lavorare vuol dire che c’è stato qualcuno che non ha visto cosa stesse accadendo – le sue parole – chi ha deciso cosa in questi mesi? I pazienti a chi si affidavano? E chi decideva le liste di attesa, la priorità degli interventi, la tipologia di intervento».
«Mi chiedo se di fronte a condotte cosi disinvolte, attuate in spregio ad un’ordinanza del Tribunale di Salerno, non sia necessaria una risposta altrettanto forte da parte della direzione strategica del Ruggi. Chi amministra – conclude – si prenda il carico morale di una vicenda insopportabilmente pesante e inquietante. Sarà poi la magistratura a individuare le responsabilità di chi ha permesso che accadesse tutto ciò».
Lo strascico della vicenda Coscioni è quindi molto lungo e ulteriori accadimenti potrebbero concretizzarsi nelle prossime ore con terremoti capaci di portare ulteriori crisi in una situazione, quella dell’Asl, già particolarmente critica.