Enrico Coscioni non può dimorare a Salerno.
La conferma arriva dal Giudice per le Indagini Preliminari del tribunale di Salerno che ha rigettato il ricorso presentato dai legali del medico a cui era arrivato il divieto di dimora.
Il responsabile del dipartimento di cardiochirugia dell’ospedale Ruggi D’Aragona era stato raggiunto dall’ordinanza dopo che, nonostante fosse sospeso, ha continuato a svolgere il suo ruolo all’interno della struttura ospedaliera.
Su di lui, verteva già il divieto di esercizio della professione medica, dispositivo del giudice che non è stato rispettato tant’è che adesso arriva l’inasprimento della pena. Il vulnus della questione riguarda la morte di un paziente in occasione di un intervento di sostituzione della valvola aortica ed altri particolari interventi increntrati sul muscolo cardiaco.
A ciò si aggiungono anche delle omissioni sul rapporto finale avente ad oggetto l’operazione stessa. Si complica quindi la situazione del medico ma anche quella del direttore generale dell’ospedale pare non essere delle migliori.
Vincenzo D’Amato è al centro delle polemiche proprio per il caso Coscioni: sapendo della interdizione perché non è intervenuto? Oppure ha fatto finta di non vedere? Domande che sono oggetto di interrogazioni parlamentari.
Il direttore, infine, dovrebbe attualmente essere in pensione, ma continua a guidare l’ospedale. Altro tema, questo, di forti dibattiti.
