A Salerno la Cisl Funzione pubblica esprime la propria indignazione riguardo al recente bando per le 150 ore di diritto allo studio, poiché ritenuto illegittimo e inadeguato alle nuove modalità di formazione per la acquisizione di titoli di studio.
A firmare la denuncia è il Segretario Provinciale della CISL FP SALERNO, Alfonso Della Porta, che sottolinea come le nuove disposizioni imposte dalla azienda sanitaria non solo contraddicono le normative vigenti, ma rappresentano anche un grave attacco al diritto all’istruzione di tutti i lavoratori. Nel bando per l’accesso alle 150 ore di studio, l’Ufficio Giuridico dell’ente ha previsto erroneamente e dimostrando totale disattenzione sulla materia che, oltre all’attestazione di partecipazione ai corsi, lo studente debba acquisire una certificazione da parte dell’Università, attestante che solo in quel preciso momento poteva seguire la lezione. È evidente, quindi, l’intenzione dell’Ufficio Giuridico di discriminare gli studenti delle università telematiche, poiché è impossibile rilasciare tali permessi. I Coordinatori dell’Area Centro Nord e Sud, Andrea Pastore e Lorenzo Conte, affermano che l’Ufficio sembra svalutare l’efficacia dei corsi universitari online, paragonandoli a percorsi di “serie B” e cercando di limitare i benefici a essi associati. Tuttavia, è importante notare che numerosi dirigenti dell’ASL, che hanno seguito percorsi di laurea in presenza, non sempre dimostrano competenze adeguate, senza che mai venga messa in discussione la loro preparazione. “È inaccettabile che venga richiesto ai dipendenti di presentare un’attestazione di impossibilità a seguire corsi in orari diversi da quelli di servizio”.