“Eboli continua a sprofondare nel degrado e nell’abbandono, mentre il sindaco
Conte e i suoi assessori – dice Filomena Rosamilia, consigliere comunale e provinciale del Pd – si limitano a celebrare opere spesso non loro,
modificando progetti preesistenti e lasciando la città senza una vera
programmazione. Dopo quasi 4 anni di amministrazione, il Piano Urbanistico
Comunale (PUC) è ancora solo una promessa: nessun atto concreto, solo
dichiarazioni arroganti e fuorvianti da parte dell’assessore competente.
La città vive in condizioni di crescente insicurezza, con interi quartieri lasciati
al buio. È emblematica la situazione del rione della Pace, dove i lavori –
eseguiti male e in modo difforme rispetto alla zona adiacente (Lidl e terminal
bus) – hanno causato enormi disagi ai residenti: oltre 50 posti auto eliminati,
marciapiedi con dislivelli pericolosi e totale mancanza di uniformità nel decoro
urbano. A peggiorare la situazione, l’illuminazione pubblica è assente da oltre
sei mesi, con i vecchi pali rimossi e i nuovi ancora da installare.
La risposta del sindaco a un cittadino esasperato è stata sconfortante:
“Abbiamo provato di tutto con l’impresa appaltatrice”. Una frase che riflette il
modus operandi dell’intera amministrazione. Ricordiamo che è compito
dell’impresa garantire la sicurezza dei luoghi durante i lavori, comprese
adeguata segnaletica e illuminazione provvisoria ed è obbligo del comune
garantire che ciò avvenga ed in caso di inadempienza dell’impresa, la legge
da concreti strumenti all’ente di intervenire all’istante. Nonostante ciò, l’intero
quartiere è stato lasciato al buio per mesi. Situazione simile si registra anche
a via San Giovanni, altro ingresso fondamentale della città. Condivido
l’iniziativa del consigliere Norma di coinvolgere i cittadini nella raccolta di
firme al fine di sensibilizzare una amministrazione totalmente assente.
Non meno preoccupante è il destino degli impianti sportivi cittadini. Le
associazioni e i tifosi dell’Ebolitana esprimono forte preoccupazione per i
lavori allo stadio Massajoli e per il Dirceu. L’auspicio è che si eviti la
sovrapposizione dei cantieri, per non compromettere l’attività sportiva e non
costringere la squadra cittadina, nel suo anno del centenario, a giocare fuori
casa. Sarebbe un danno gravissimo per tutto il movimento sportivo locale.
Alla luce di tutto ciò, ci auguriamo che almeno l’ordinario possa tornare alla
normalità, in attesa di un futuro amministrativo diverso, più attento alle reali
esigenze dei cittadini e più capace di gestire con competenza le sfide della
città.



