È indagato per omicidio e occultamento di cadavere il proprietario della villetta alla periferia di Centola, dove domenica scorsa si sarebbe verificato un tentativo di rapina da parte di una banda composta da tre persone contro le quali il proprietario dell’abitazione avrebbe sparato, ferendone due, uno dei quali è morto.
L’uomo, un imprenditore, avrebbe ammesso le proprie responsabilità, conducendo gli inquirenti al ritrovamento del corpo senza vita di un cittadino albanese, rinvenuto questa mattina in fondo a un dirupo, avvolto in alcuni teli.
Secondo quanto si apprende da fonti investigative, la vittima farebbe parte del gruppo di malviventi che si era introdotto nell’abitazione. Le modalità del ritrovamento lasciano intendere che la morte non sia avvenuta sul posto, ma che il cadavere sia stato trasportato e nascosto successivamente. A indagare sono i carabinieri della compagnia di Sapri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania.
Una “spedizione punitiva” nei confronti dell’imprenditore salernitano che ha sparato contro i rapinatori che avevano compiuto un colpo nella sua abitazione, ferendone probabilmente due, uno dei quali è stato trovato morto ieri: il raid è avvenuto nella notte tra lunedì e martedì, quando una trentina di cittadini albanesi, giunti dal Casertano su auto di grossa cilindrata, si sono radunati nei pressi dell’abitazione dell’uomo, a Foria di Centola, in provincia di Salerno. L’arrivo tempestivo dei carabinieri ha però evitato tensioni: il gruppo si è allontanato, ma l’area è ora sotto sorveglianza costante.



