Sono tante le emergenze che vive la città di Agropoli.
Tra esse vi è sicuramente lo stato in cui versa il fiume Testene, corso d’acqua che attraversa la città.
L’area era data in gestione all’associazione Genesi guidata da Gerardo Scotti, ma tale concessione è scaduta ad inizio anno e non rinnovata dall’attuale amministrazione, nonostante le numerose promesse da parte del sindaco Roberto Antonio Mutalipassi e dell’assessore all’ambiente Rosa Lampasona.
Oltre alle difficoltà che potranno vivere gli animali, anche se la cura dei volontari è costante, l’emergenza riguada la vegetazione. Nel novembre dello scorso anno, Agropoli è stata colpita da un’alluvione che ha causato numerosi danni ad abitazioni private e a pubblici esercizi commerciali.
Una delle cause, come appurato dagli organi competenti, era la mancanza di manutenzione degli alvei fluviali e la situazione odierna del Testene non è dissimile da quella di un anno fa.
A ridosso di un pilone del ponte, sono accumulati dei tronchi e addirittura la vegetazione ha radicato. L’associazione ha tenuto le sponde pulite in questi anni, ma non può essere sua competenza la pulizia al centro dell’alveo fluviale anche perché si tratta di grossi tronchi dalla non facile rimozione.
Adesso, dopo il sollevamento popolare, il sindaco ha promesso nuovi interventi, ammettendo di aver sottovalutato la questione. Le promesse, però, sono già arrivate in passato, ma l’esito è stato quello che si ha sotto gli occhi e cioè il totale abbandono di un’oasi verde nel pieno centro cittadino.