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Alba, la funesta ira dei sindacati

Nessuno tocchi Alba.

Sembra che a Battipaglia viga questa legge non scritta. Appena si parla di Alba, la società in house del comune, si scatena infatti l’ira funesta dei sindacati. Della realtà lavorativa non si parla né in male né in bene, ma semplicemente si dicono le cose come stanno.

Nel solo mese di luglio, sono oltre 700mila gli euro che Palazzo di Città ha sborsato per essa. Tutto legittimo, assolutamente, la legge è stata rispettata fin nei minimi dettagli, ma sta di fatto che Battipaglia è una città sporca. Le immagini sono chiare e nessun difensore d’ufficio può negarlo.

Spazzatura ovunque, verde pubblico molto poco verde, erba alta. L’esempio più lampante è il sottopasso tra escrementi, rifiuti di ogni genere e tanta sporcizia. È difficile tenere tutto pulito, vero, però se oltre 700mila euro per il solo mese scorso non bastano allora qualche domanda puiò sorgere.

In ogni caso, a Battipaglia di Alba non si può parlare, altrimenti c’è l’intervento della Fp Cgil e della Fit Cisl: Erasmo Venosi e Massimo Stanzione, in seguito a vari servizi sulla questione anche di questa emittente, decidono di intervenire.

«Alba Ecologia – dicono – ha già da tempo in itinere un percorso virtuoso di risanamento economico, finanziario, gestionale ed organizzativo e tutto ciò a fronte del fatto che da anni l’importo totale del contratto di servizio non sia stato mai adeguato ai tanti e complessi servizi che la Società espleta».

Oltre 700mila sono pochi, dunque. «Alba Ecologia ha una “pianta organica” sottodimensionata e nonostante tale gravissima criticità continua a svolgere tutte le attività affidate con encomiabile abnegazione».

Una difesa che però non spiega le problematiche e le emergenze presenti oggi sul territorio. Perché, ad esempio, ci sono i cumuli di immondizia come si può vedere dalle immagini? Perché il sottopasso è sporco? Perché per tagliare l’erba in via Coppi sono stati chiesti altri 5mila euro?