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Albanella, cittadini preoccupati per l’ipotesi di un impianto di trattamento rifiuti

Ad Albanella cittadini preoccupati per l’ipotesi di un impianto di trattamento rifiuti. Ieri pomeriggio una lettera aperta indirizzata al primo cittadino Enzo Bagini, pubblicata sui social
dal parroco don Carlo Ciocca e avallata dal sostegno di numerose persone, ha destato grande preoccupazione tra gli abitanti della frazione Matinella. L’ipotesi è quella che possa sorgere,
a pochi metri dal centro abitato, una piattaforma di trattamento rifiuti, da parte della MGM srl per una capacità di circa 300 mila tonnellate allanno; oggi era prevista, poi rinviata ai prossimi giorni, la prima conferenza di servizi negli uffici della regione Campania.
“Siamo preoccupati, estremamente preoccupati, – si legge – per un impianto che rischierebbe di stravolgere la realta’ economica e produttiva della nostra piccola comunita’. I danni di immagine che potrebbe ricavarne il comparto dell’allevamento bufalino e della trasformazione casearia che oggi tiene in piedi l’economia locale unitamente al fatto che nel territorio comunale, abbiamo gia’ sottoposto a sequestro giudiziario da anni, altro impianto di trattamento dei rifiuti, a suo tempo improvvidamente autorizzato, ci creano notevoli apprensioni. Tali preoccupazioni si amplificano allor quando apprendiamo che un impianto analogo e’ stato di recente bocciato nell’area industriale di Cicerale con cittadini capitanati dal loro sindaco pronti alle barricate pur di impedirne la realizzazione”.

In serata l’intervento del sindaco Bagini che riportiamo di seguito:

“Caro Don Carlo e cari concittadini
firmatari della lettera aperta inviata ieri, indirizzo a voi la risposta in merito alla vicenda MGM e alla conseguente posizione dell’Amministrazione.
Senza scendere nei dettagli tecnici di un iter procedurale che è ancora alle sue battute iniziali, faccio mie tutte le ansie e le preoccupazioni condivise, peraltro, da un’ampia parte della cittadinanza albanellese, essendo state molteplici le richieste di chiarimenti intervenute da più parti.
Il Sindaco e la sua Amministrazione non hanno alcun dubbio nel valutare come fortemente impattante la costruzione di un impianto per lo stoccaggio ed il pre-trattamento di alcune categorie di rifiuti, consapevoli delle gravi ricadute che simili attività avrebbero sotto molteplici aspetti: dalla viabilità sostenibile all’imponente quantitativo di materiali trattati, alla potenzialità di rischi che, sebbene controllati, non sono affatto residuali, fino alle catastrofiche e perduranti conseguenze che un loro realizzarsi potrebbe avere su un comparto economico ed un assetto sociale così ben caratterizzati da rappresentare tratti salienti della nostra Comunità.
Consentitemi di sfuggire dalla banale, retorica ed attardata contrapposizione tra interessi economici e tutela della salute pubblica. Questa vicenda supera quei ristretti limiti per investire, invece, la questione, ben più complessa, di una identità territoriale che non è fatta solo di fatturati e ricadute occupazionali (modeste nella fattispecie), ma di una omogeneità socio-economica stabile e consolidata.
Di questa nuova attività non è solo la sostenibilità ambientale o logistica a preoccuparmi, ma anche il suo essere estranea ad un sistema sociale ed economico che un’Amministrazione responsabile ha il dovere di salvaguardare e l’interesse a sviluppare secondo direttrici condivise.
Non è nelle mie intenzioni incoraggiare inutili contrapposizioni tra legittimi interessi ma al tempo stesso non è possibile derogare dal principio universalmente riconosciuto della tutela di beni comuni quali ambiente, sicurezza e identità territoriale.
Non si tratta di battaglie di retroguardia o di un ambientalismo d’accatto, al contrario si tratta di rivendicare per questa Amministrazione un ruolo “politico” a tutto tondo: quello di decidere, attraverso i propri atti e con il consenso dei cittadini, lo sviluppo ed il futuro del territorio che oggi è chiamata a governare. E in questo futuro non vediamo posto per questo tipo di insediamenti industriali.
So di avviarmi per un sentiero stretto ed impervio, con scarsi margini di manovra, ma mi auguro di poter contare sul sostegno della cittadinanza, dell’intero Consiglio Comunale, delle forze politiche e delle associazioni presenti sul territorio.”