Il Gruppo Consiliare “UN PAESE PER TUTTI” invita caldamente il Sindaco Bagini a riconsiderare rapidamente la sofferta decisione di rassegnare le sue dimissioni.
La decisione, assunta in piena autonomia, rischia, se confermata, di segnare il tramonto definitivo di un progetto politico che, un anno fa, segnava un profondo spartiacque nella vicenda politica albanellese.
Alla luce di un’attenta riflessione, e considerate le travagliate vicende che in questo arco di tempo hanno interessato la nostra Comunità, riteniamo ancora valide le ragioni che hanno dato vita alla nostra compagine e alla sua netta affermazione elettorale.
Il percorso amministrativo iniziato ha necessità di essere continuato e rafforzato da un, se possibile, ancora più energico richiamo a valori di trasparenza e legalità che, se misconosciuti, potrebbero ingenerare pericolose condizioni di incertezza e confusione. Non temiamo le difficoltà e siamo pronti a raccogliere la sfida di un’energica opera di normalizzazione della vita pubblica e dell’Amministrazione, incuranti di interessi contingenti e di parte.
La nostra compagine, nata dalla ferma convinzione che la politica nasce dal bisogno di unire piuttosto che dividere, si è sempre caratterizzata per una vivace componente dialettica che, letture superficiali e di parte, hanno voluto ricondurre ad una carenza di omogeneità o divergenze di fini. E’ vero esattamente il contrario e nostro compito è stato, e dovrà continuare ad essere, quello di dimostrare unità di intenti e condivisione di obbiettivi, nel costante sforzo di unire anime e storie diverse, concorrendo al disegno di una nuova capacità amministrativa in grado di ricomprendere funzioni gestionali e ruoli di indirizzo.
Il Paese viene fuori da anni di disordine amministrativo, confusione di ruoli e sovrapposizioni di funzioni. In un recente passato, la prassi ha superato il limite dell’interpretazione della norma: controllori e controllati si confondevano e non sono mancati momenti in cui la cosiddetta “politica del fare” veniva declinata nel senso dei “fatti propri”, anziché di quelli più generali della collettività. Gruppi di interessi e sistematiche interessenze hanno sopravanzato di gran lunga le pur possibili convenienze politiche o le veniali forzature in grado di accelerare processi decisionali altrimenti lunghi e farraginosi.
Nei nostri intenti e, più ancora nel consenso popolare, nasciamo come forza capace di scardinare un sistema, “il sistema”, e a questo convincimento e doveroso dare forma e sostanza. Combattiamo ancora oggi contro difficoltà del passato e nostro limite, forse, è stato quello di non aver saputo o potuto, nel breve spazio di un anno liberarci dei fantasmi sempre pronti a ritornare.
Le dimissioni rassegnate dal Sindaco non devono e non possono arrestare il processo intrapreso, perché al contrario, le vogliamo intendere come il richiamo alla necessità di un’azione ancora più incisiva e profonda, riteniamo non più dovuto né alcun indugio né altra estenuante mediazione, malevolmente interpretate come debolezza, e spesso inconsapevole alimento di vani tentativi di una volontà di rivincita dal sapore nostalgico.
Siamo consapevoli del forte impatto traumatico esercitato dalle dimissioni del Sindaco che, ribadiamo, interpretiamo quale momento di riflessione ed energico invito ad una più generale assunzione di responsabilità dinanzi alle gravi condizioni dell’Ente e nel rispetto del volere popolare. Al contempo respingiamo come infondati e superficiali i patetici tentativi di chi, tracciando paragoni impropri con una nave abbandonata anzitempo, dimentica di essere stato tra i principali responsabili delle falle che quella nave hanno messo in pericolo.
La maggioranza consiliare e la Giunta rinnovano la loro piena ed incondizionata fiducia al Sindaco invitandolo a ritirare le dimissioni rassegnate, e pronti anche, se necessario, a rimettere nelle sue mani le deleghe ricevute nel maggiore interesse pubblico.
(Comunicato stampa del gruppo consiliare “UN PAESE PER TUTTI”)