C’è attesa per la decisione della Cassazione sul caso Alfieri. La sentenza è attesa per venerdì 14 febbraio.
I giudici sono chiamati a decidere sulla competenza territoriale: la difesa del sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno, sospeso e ristretto prima in carcere poi ai domiciliari, ha avanzato questa possibilità.
Secondo loro, l’eventuale reato di corruzione si sarebbe consumato nel territorio di competenza del tribunale di Vallo della Lucania essendo la sede legale della ditta di famiglia al centro dell’inchiesta, la Alfieri Impianti, a Torchiara.
Un cavillo sul quale la squadra di avvocati del politico ha costruito il proprio impianto difensivo. La decisione della corte sarà di fondamentale importanza per il prosieguo del processo. Se dovesse essere accolta la rimostranza della difesa, il faldone passerà a Vallo della Lucania.
Questo passaggio farà decadere la custodia cautelare, quindi gli arresti, e darà un nuovo avvio al processo che ricomincerà dalle indagini preliminari. Venendo a mancare la decisione del Gip di Salerno, confermata in due gradi di giudizio, di conseguenze decadono anche tutti gli aspetti derivanti.
In poche parole, Franco Alfieri potrebbe essere reintegrato nel doppio ruolo di sindaco e presidente della Provincia. Ciò, per onor di verità, se non dovessero esserci nel frattempo altre disposizioni della magistratura che andrebbero a limitare la libertà o le azioni dello stesso.
Insomma, cresce l’attesa per un momento cruciale di processo che sta acquisendo sempre più importanza, anche, o soprattutto, dal punto di vista politico.