A dieci giorni dall’arresto di Franco Alfieri, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca interviene sulla questione e lo fa come sempre a suo modo.
Ospite alla Festa dell’Unità del Sannio a Benevento, l’inquilino di Palazzo Santa Lucia rompe il silenzio sulla vicenda giudiziaria su colui il quale ha più volte riconosciuto come un ottimo amministratore.
«Io non faccio sciacallaggio – ha detto dal palco – tutti sapete del problema giudiziario che ha coinvolto il sindaco di Agropoli. Fate lavorare i magistrati». Al netto dell’errore, che può anche essere visto come un lapsus freudiano, erano attese le parole di De Luca che però di concreto ha detto effettivamente poco. La fiducia viene riposta nella magistratura e poco altro.
Sul terzo mandato, poi, solito spettacolo con un attaco forte al Partito Democratico e alla sua dirigenza. Nel merito del caso Alfieri, è intervenuto anche Maurizi Gasparri, presidente del gruppo di Forza Italia al Senato.
«De Luca difende Alfieri per difendere sé stesso – dice – si invoca un garantismo che ad altri non è stato riservato ma oggi il presidente campana lo usa per difendere un sistema che lui stesso ha creato e che da tempo opprime la Campania».
Franco Alfieri, nel frattempo, rimane in carcere: respinta l’istanza di attenuazione della misura cautelare, i legali si sono rivolti al riesame per ottenere almeno i domiciliari. I tempi non saranno di certo brevi.
Unica soluzione, per lui, di lasciare le patrie galere è dimettersi da tutte le cariche pubbliche presiedute e cioè, oltre a quella di primo cittadino, dalla presidenza della Provincia e dall’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento. Ipotesi attualmente non presa in considerazione.