Torna in aula Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum e presidente dimissionario della Provincia di Salerno.
In carcere per circa un mese dal 3 ottobre e ancora ai domiciliari, l’ex amministratore è accusato di una serie di reati, tra cui la corruzione, la turbata libertà degli incanti e il falso in atto pubblico.
Il processo ha già preso il via, ma quella di domani si candida a essere un’udienza particolarmente importante per il suo prosieguo.
Il 20 marzo scorso, quando il tribunale di Salerno ha rinviato a domani la decisione, Alfieri e gli altri imputati attendevano di sapere quale sarebbe stata la competenza territoriale, ma il rinvio è stato motivato con l’attesa delle motivazioni della Cassazione che il 14 febbraio aveva rigettato il ricorso sulla territorialità.
I giudici della Corte hanno rimandato la decisione finale proprio a quelli salernitani.
«La questione della competenza – si legge nel provvedimento degli ermellini – è definitivamente devoluta alla sede processuale, essendo stata esercitata l’azione penale e disposto il giudizio immediato».
Domani, dunque, passaggio cardine per l’intero processo che vede imputato principale proprio Alfieri, insieme alla sorella, all’ex braccio destro, ai vertici della Dervit, società che si occupa della pubblica illuminazione al centro della rete dei reati di corruzione secondo le accuse, e a un tecnico del Comune di Capaccio Paestum.