Il comune di Battipaglia fuori dal processo della vicenda che ha coinvolto sugli ambulanti, il consigliere sospeso Francesco Falcone.
La decisione dell’amministrazione guidata dalla sindaca Cecilia Francese, (riporta La Città) dopo che
i finanzieri diretti dal tenente Agostino Fasulo hanno consegnato il decreto a firma del gip Alfonso Scermino, che in seno all’ inchiesta sui posteggi fuori mercato, su richiesta del pm Elena Cosentino, ha disposto il giudizio immediato per l’ ex presidente del consiglio,imputato per abuso d’ ufficio e tentata concussione in concorso in quanto secondo l’accusa pare che abbia cercato d’avvantaggiare l’ omonimo nipote ambulante nella riconquista dello storico chiosco di via Belvedere, e l’ ufficiale dei vigili, sotto accusa per falso.
Carte che le fiamme gialle hanno fatto avere pure alla sindaca e all’ altro operatore, ritenuto vittima della tentata concussione. Il giudice per le indagini preliminari, infatti, ha identificato come parti offese il Comune di Battipaglia ed il titolare della paninoteca ambulante.
La notifica del decreto occorre proprio ad accordare a chi sarebbe stato leso la possibilità di costituirsi come parte civile: la giunta cittadina non lo farà. Adesso quindi si apre una vera e propria “guerra” al Tar. Infatti l’ente ha proposto un ricorso contro la paninoteca ambulante.
Intanto è stata fissata l’ udienza del prossimo 25 ottobre, innanzi ai i giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno,compariranno il consigliere sospeso Francesco Falcone, difeso dagli avvocati Raffaele Francese e Andrea Castaldo, ed il maresciallo, assistito dal penalista Vincenzo Forte.
Il rieletto consigliere Falcone è agli arresti domiciliari dal 16 giugno scorso, la prima cittadina non ha mai smesso di manifestare la propria vicinanza al fedelissimo consigliere e la scelta che il comune non si costituirà parte civile ne è la dimostrazione, con tato di ricorso al tar contro la paninoteca ambulante.