Mancano sette giorni alla data fatidica per le amministrative 2024. L’11 di maggio è fissato il limite massimo per la presentazione delle liste che concorreranno al rinnovo dei consigli comunali.
Sono dunque giorni febbrili sia nei grandi che nei piccoli centri e tutto può ancora succedere tra accordi dell’ultimo minuto a scissioni irreparabili. Nel territorio della Piana del Sele e del Cilento sono due i centri principali che andranno al voto, ma saranno della contesa anche altri comuni il cui esito amministrativo è importante per il futuro della scacchiera politica provinciale. È il caso di San Cipriano Picentino o di Montecorvino Pugliano: i sindaci uscenti, Sonia Alfano e Alessandro Chiola, sono nuovamente candidati.
A sfidarli storici rivali ed ex alleati. Gli occhi, però, sono maggiormente puntati su Bellizzi e su Capaccio Paestum. I risultati di questi centri determineranno il futuro amministrativo dell’intera provincia per una serie di motivazioni. Partendo da Bellizzi, Angelo Maddalo con parte del centrodestra, Fratelli d’Italia e Noi Moderati, e Nicola Pellegrino, Forza Italia, sfidano l’uscente Mimmo Volpe, esponente storico della sinistra locale che governa sia alla Provincia che alla Regione.
Il dibattito politico è iniziato da tempo con accuse al veleno tra i primi due, alleati per qualche giorno e poi oggi battitori singoli, e il sindaco. Futuro della città, edilizia urbana, politiche giovanili, aeroporto, traffico, viabilità, Piano di Zona: tanti i temi già messi sul tavolo della discussione in una prima parte di campagna elettorale. Spostandosi alle porte del Cilento, è Capaccio Paestum ad attirare le attenzioni.
Franco Alfieri sarà ricandidato: la guida alla Provincia di Salerno è legata alla sua vittoria dato che qualore dovesse soccombere non potrà più essere Presidente di palazzo Sant’Agostino. Dovrebbe essere alla guida di una larga coalizione con civiche e simboli di partito tra cui Pd, Psi e centristi. Ad insidiarlo, il centrodestra con Emanuele Sica e civiche con Carmine Caramante.
Anche qui temi spinosi: dissesto idrogeologico, collegamenti, partecipate, relazioni con altri enti. Gli oppositori hanno già dichiarato guerra a Unione dei Comuni, Gal e altri enti sovraccomunali di Capaccio Paesum fa parte perché ritenuti dei carrozzoni. A differenza di Bellizzi, però, la sfida non è ancora cominciata e si attende l’ufficializzazione delle compagini per dare il via alla campagna elettorale.