La Procura di Napoli ha notificato 27 avvisi di conclusione indagini nell’ambito di un’inchiesta avviata nel 2018 su presunte irregolarità nella gestione di appalti pubblici all’interno dell’Asl Napoli 1.
Tra i destinatari figurano imprenditori, funzionari pubblici e amministratori, tra cui anche il consigliere regionale Franco Picarone, presidente della Commissione Bilancio del Consiglio Regionale della Campania.
L’indagine ruota attorno all’ipotesi di un’associazione tra soggetti pubblici e privati volta a condizionare alcune procedure di gara, favorendo, secondo l’ipotesi accusatoria, società che operano nel settore dei servizi sanitari e museali. Il nome di Picarone emerge in relazione a un appalto affidato al Consorzio Italia Servizi, per il quale, secondo gli inquirenti, avrebbe mostrato interesse.
La sua posizione, come quella degli altri indagati, resta comunque da chiarire nelle sedi opportune e sarà oggetto di eventuali controdeduzioni da parte della difesa.
Tra gli altri nomi presenti nel fascicolo, l’imprenditore Maurizio Matacena, ritenuto dagli inquirenti uno degli snodi centrali del presunto sistema di influenze, e Ciro Verdoliva, attuale direttore generale dell’Asl Napoli 1, considerato parte offesa nel procedimento ma comunque destinatario di un avviso legato a due delibere adottate durante il suo mandato.
L’inchiesta ha toccato anche altri ambiti oltre la sanità, come alcune forniture della Direzione Generale Musei della Campania, e coinvolge società come “Consorzio Italia Servizi”, “Coop for Service” ed “Eivissa”.
Tutti i destinatari dell’avviso avranno ora venti giorni di tempo per presentare memorie difensive o chiedere di essere ascoltati.
Solo successivamente, la Procura valuterà se procedere con una richiesta di rinvio a giudizio o archiviazione.