Nelle tante problematiche concernenti l’Asl di Salerno, il comparto della Funzione Pubblica della Cisl evidenzia due principali criticità.
«L’Azienda continua a mortificare i dipendenti – dicono dal sindacato – abbiamo appreso l’improvvisa sospensione del riconoscimento dei tempi di vestizione e svestizione della maggior parte dei dipendenti del presidio ospedaliero di Polla lasciando ancora una volta un vuoto incolmabile tra ente e lavoratori, con un’azienda che fa tre passi avanti e quattro indietro».
«Stiamo assistendo ad una continua mortificazione del personale – dicono il segretario Alfonso Della Porta e il coordinatore d’area Lorenzo Conte – impegnato quotidianamente nell’erogazione dell’assistenza ai cittadini, in un contesto difficile dovuto alla ben nota cronica carenza di personale, deve anche sobbarcarsi l’onere di un continuo controllo dei cartellini e cedolini, per mancanze da parte di chi a livello centrale perpetra una continua decurtazione di straordinari».
L’altro elemento denunziato dai sindacati riguarda i diritti a paternità e maternità dei dipendenti. L’Asl ha rifiutato l’assegnazione temporanea dei lavoratori presso altre strutture nel periodo legato alla nascita di un figlio. Nonostante le condanne, l’Azienda starebbe continuando con tali decisioni.
«Ci sono delle precise leggi – dice Della Porta – che non possono essere interpretate. A nostro parere non sembra che il manager Sosto abbia messo a conto che si sta ergendo a baluardo di chi nega diritti fondamentali, contemplati in norme primarie, a difesa e tutela della maternità e paternità.