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Atto aziendale, i dubbi dei sindaci

Il nuovo atto aziendale dell’Azienda Sanitaria Locale di Salerno continua a far discutere.

Dopo alcuni giorni di silenzio, utili a studiare la situazione, i possibili risvolti ed anche le soluzioni, alcuni sindaci del comprensorio scrivono alla dirigenza. Mario Conte di Eboli, Biago Luongo di Campagna, Francesco Cembalo di Altavilla Silentina, Carmine Cennamo di Postiglione, Giacomo Orco di Sicignano degli Alburni e Antonio Briscione di Contursi Terme, con Antonio Opramolla di Serre che ha condiviso il documento, hanno evidenziato alcune criticità.

Pur trovando nel complesso l’atto aziendale soddisfacente, i primi cittadini hanno chiesto il potenziamento di alcune unità del presidio ospedaliero di Eboli, senza che questo infici altre strutture sanitarie o comporti modifiche sostanziali alla programmazione dell’Asl. Nelle richieste dei primi cittadini ci sono innanzitutto dei potenziamenti per l’ospedale di Eboli come ad esempio per il laboratorio di analisi, il pronto soccorso, il ripristino dell’Unità Operativa Complessa di anestesia e rianimazione, ma anche potenziamenti di alcuni reparti come oncologia, endoscopia, odontostomatologia.

Tra le richieste, si legge anche il reinserimento del Maria Santissima dell’Addolorata nella rete per il servizio di chirurgia alla mammella, il ripristino dell’unità ad ortopedia, l’istituzione di una rete per la cura dedicata alla cura dell’ictus acuto sia ischemico che emorragico. Insomma, si chiedono certezze per il nosocomio eburino che al momento non sembra essere destinato ad un lento depauperamento e conseguente chiusura.