Al MIMIT ieri illustrato l’accordo tra il gruppo Fos srl, la Jcoplastic e le organizzazioni sindacali di settore per la definizione del percorso di reidustrializzazione del sito di Battipaglia e dei suoi lavoratori. Tutti presenti all’appello: le rappresentanze sindacali nazionali, territoriali e la Rsu della Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, con il management di Fos (Prysmian Group) e della Jcoplastic (gruppo Foresti), oltre ai rappresentanti del dicastero e della regione Campania.
L’intesa prevede la trasformazione del sito dalla produzione della fibra ottica alla costruzione di macchinari per l’elettrolisi, lo stoccaggio energetico da idrogeno e la sua interfaccia digitale con la rete di distribuzione elettrica.
Stabilito anche che ciascun lavoratore in forza alla Fos di Battipaglia potrà scegliere tra diverse opzioni, supportate anche con incentivazioni: opportunità di nuovo impiego presso altre aziende del gruppo Prysmian; adesione al progetto Persona per la formazione e riqualificazione finalizzata alla rioccupazione nel rinnovato stabilimento che sorgerà a Battipaglia; opportunità di autoimpiego; accompagnamento alla pensione. “Riteniamo – spiegano le organizzazioni sindacali di Filcitem CGIL, Femca Cisl e Uiltec Uil- l’accordo importante, e auspichiamo possa essere d’esempio a livello nazionale, perché salvaguarda la vita di 274 lavoratrici e lavoratori diretti e altrettanti dell’indotto, nonché il tessuto manifatturiero, in un territorio con difficoltà occupazionali. Un progetto, quello che si andrà a concretizzare, che guarda alle transizioni. Tuttavia esprimiamo amarezza per l’abbandono della produzione di fibra ottica (Fos era l’unica realtà produttiva in Italia). Il Paese ne subirà le conseguenze, in un futuro che sarà sempre più digitale”.