Spaccio di stupefacenti tra Battipaglia, Eboli, Capaccio, Agropoli e la zona del Vesuviano.
Sono 32 gli arrestati a Battipaglia, Capaccio, Agropoli, Scafati, Angri, Torre Annunziata, Boscoreale, Castellammare di Stabia Scafati e Catania, nonché presso le Case Circondariali di Parma, Vibo Valentia, Sulmona, Benevento e Viterbo. Nei guai anche un sacerdote di Torre Annunziata.
I carabinieri hanno eseguito, stamane, un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 51 soggetti (di cui 15 in carcere, 17 ai arresti domiciliari e 19 sottoposti all’obbligo di firma) gravemente indiziati dei reati di detenzione illecita e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina.
Le misure cautelari sono state eseguite nei confronti di 48 indagati, mentre dei restanti tre, due sono attualmente all’estero e il terzo è tuttora attivamente ricercato. In particolare, gli indagati, avvalendosi di corrieri della droga provenienti da Napoli e Roma, avrebbero posto in essere un giro di affari di circa 8 milioni di euro, con oltre 500.000 euro in contanti sequestrati dagli inquirenti nel corso delle indagini.
Le investigazioni, condotte attraverso una poderosa attività di intercettazione telefonica e ambientale, che si è protratta per diversi mesi, hanno consentito di documentare e ricostruire le dinamiche relative alla gestione dell’attività di spaccio in ben 15 piazze di diverse città, in provincia di Napoli e di Salerno, nonché di recuperare e sequestrare complessivamente 19 chili di cocaina.
Dalle indagini è emerso che alcuni indagati si servivano delle abitazioni di persone incensurate e anziani per occultare ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, mentre altri sfruttavano la presenza di neonati per eludere eventuali controlli.
Ripresa una mamma che vende droga con il suo bambino piccolo. L’approvvigionamento delle varie piazze di spaccio avveniva mediante il ricorso a fidati corrieri che, a tal fine, utilizzavano autovetture dotate di scomparti segreti in cui lo stupefacente veniva abilmente occultato. Nel corso delle indagini, gli inquirenti hanno operato 7 arresti in flagranza di reato, individuando anche soggetti in possesso di armi detenute illegalmente.



