A Battipaglia per i balneatori si pensa ad un piano di ratetizzazione. Il tutto ovviamente per continuare a disseminare d’ombrelloni gli arenili gestiti in regime di concessione demaniale.
Ad aprile scorso lo hanno sottoscritto alcuni degli operatori della fascia costiera che sono finiti nell’occhio del ciclone per la morosità messa nero su bianco nei prospetti redatti dall’Ufficio tributi, che il 12 settembre sono stati portati all’attenzione dei consiglieri della Prima e della Quarta commissione, riunitesi congiuntamente su richiesta della minoranza.
Nel giro di un decennio, quello compreso tra il 2012 ed il 2021, mancano 1,7 milioni di euro figli del mancato pagamento della Tari da parte dei balneatori battipagliesi a fronte di un gettito previsto di 3,24 milioni.
In altre parole le percentuali riscontrata di evasione “vista mare” sono al 55 per cento. Nonostante di anno in anno venga previsto un servizio di raccolta ad hoc per la litoranea nei mesi estivi.
Un dato sorprendente, ancor di più in considerazione dei rincari che i cittadini hanno dovuto affrontare nel corso degli ultimi anni per poter beneficiare di “un posto al sole”.
Proprio per il Covid e per la grande crisi energetica il Comune, nei mesi passati, in deroga al Regolamento, che prevede il rilascio dell’autorizzazione annuale solo a favore degli operatori in regola con il pagamento dei tributi comunali, ha accordato il via libera agli operatori che hanno sottoscritto un piano di rateizzazione dei debiti accumulati.
Adesso si deve passare dalle parole ai fatti, saldando poco alla volta le somme dovute per poter continuare nella loro attività.