Home Cultura ed Eventi Battipaglia, balneazione: ancora bandiere nere

Battipaglia, balneazione: ancora bandiere nere

Estate difficile, molto, a Battipaglia per quanto riguarda la balneabilità. Arrivano, infatti, altre due ordinanze da parte di Palazzo di Città sul divieto di balneazione in alcuni tratti della costa battipagliese.

Alla base della decisione della sindaca Cecilia Francese c’è il risultato delle recenti analisi eseguite da Arpac sulle acque prospicienti alla città. Secondo l’agenzia, che ha prelevato dei campioni il 17 luglio scorso, si evince il superamento dei parametri contemplati dalla legge per la presenza nelle acque della Escherichia Coli e degli Enterococchi intestinali.

Batteri dannosi per l’uomo e provenienti da scarichi fognari oppure da scarichi di allevamenti. In particolare, sussiste il divieto di balneazione nella zona marina che va dai 200 metri dalla foce del Tusciano e termina a 528 metri verso sud.

La zona è quella di Spineta nuova. Ad essa, che già aveva su di sé il divieto pubblicato sul sito di Arpac a cui ha fatto seguito una prima ordinanza, se ne aggiunge un’altra. Come si legge sull’albo pretorio, dove vengono pubblicamente scritti anche i nomi dei lidi laddove non è possibile entrare in acqua per le problematiche di cui sopra, in zona Spineta per circa un chilometro, 961 metri, vige la non balneabilità.

Sei le attività che offrono la discesa a mare dove non ci si può bagnare. Diversi stabilimenti, e di certo quelli che vengono pubblicati in ordinanza, hanno chiesto la riduzione dei canoni demaniali proprio per i tanti divieti che vengono imposti ogni anno, il che indubbiamente causa un grave danno di immagine e di conseguenza alle loro casse. Insomma, per il mare battipagliese non c’è pace: nel recentissimo passato, cera stata una prima avvisaglia da parte di Arpac.

Era primavera e qualcuno iniziava già a frequentare il mare, ovviamente con tutti i pericoli dell’occasione per la presenza dei batteri. Giunse poi, dopo numerose polemiche, una prima ordinanza, revocata in un secondo momento. Oggi, però, la situazione è tornata la stessa con relativi disagi per la popolazione e per gli imprenditori del settore. Il dito viene puntato sempre contro il Tusciano dove non è escludere che ci siano scarichi non registrati, ma anche verso il depuratore, oggetto di multa nei confronti proprio della prima cittadina.